Fino al 7 maggio 2023, Palazzo Albergati di Bologna accoglie le opere più provocatorie, anticonformiste e rivoluzionarie del nostro tempo; con la mostra “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente” propone un percorso espositivo che ruota intorno ai tre artisti più discussi ed amati degli ultimi anni.
Una mostra che, attraverso l’esposizione di 60 capolavori, racconta alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana e internazionale, attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento, offrendo un panorama esaustivo e provocatorio sull’arte dei nostri giorni.
Jago, Banksy e TvBoy hanno sovvertito le regole dell’arte, rifiutando di entrare a far parte di un sistema imbrigliato ed escludente; i tre artisti hanno “creato un precedente” e fatto parlare della loro arte arrivando al cuore del grande pubblico.
Questa mostra, quindi, si presenta come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla “Girl with Baloon” a “Bomb Love” di Banksy; “Apparato circolatorio” e “Memoria di sé” di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.
A questi tre nuclei si uniscono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, o che semplicemente si inseriscono nel percorso “controcorrente” che li caratterizza: da Obey (in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama) a Mr. Brainwash (di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), da Ravo e “La ragazza con l’orecchino di perla” a Laika e il suo celeberrimo “Not this game” fino a Pau con la sua serie delle “Santa Suerte”.
Un dialogo, suddiviso in 4 sezioni, che porta il visitatore a cogliere le corrispondenze esistenti tra i diversi orientamenti nell’elaborazione delle tendenze legate all’arte e alla street art europea che, in questo momento, è un punto di riferimento internazionale.
La mostra, con il patrocinio del Comune di Bologna, è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Piuma, Pop House Gallery e Apapaia ed è corredata da un catalogo edito da Skira.