Prodigy Kid


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Nell’ambito della settima edizione della biennale di mosaico contemporaneo, al MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, tra le opere esposte nella mostra Prodigy Kid, allestita fino all’8 gennaio 2023, è presente anche un suggestivo disegno di Leonardo da Vinci, ora parte del Codice Atlantico e conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Accanto al disegno di Leonardo trova spazio in mostra l’edizione a stampa di un disegno acquerellato di Ulisse Aldrovandi, pubblicata nel volume postumo, Monstrorum historia cum Paralipomenis historiæ omnium animalium (1642), dove sono presentati i due principali modelli iconografici attraverso cui la leggenda del mostro è stata tramandata. Il disegno di Leonardo da Vinci e la stampa dalla tavola di Aldrovandi sono poi affiancati da altre opere antiche, per un dialogo, intessuto con cura dagli artisti, tra passato e presente

Leonardo Pivi Francesco Cavaliere, Prodigy Kid, 2022

Oltre alla sezione con le opere realizzate insieme da Cavaliere e Pivi, la mostra ne comprende altre due, dedicate ad una selezione di opere realizzate autonomamente dagli artisti, nel corso delle loro attività personali.

La mostra Prodigy Kid è organizzata da Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura, MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna e realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Romagna Acque, della Regione Emilia-Romagna, de La Cassa di Risparmio di Ravenna e del Programma POR FESR Emilia-Romagna 2014/2020 – Asse 6 – Azioni 2.3.1. “Città Attrattive e Partecipate”.

Francesco Cavaliere è artista visivo, scrittore e musicista nato a Piombino nel 1980 e cresciuto a Volterra, vive e lavora tra Berlino e Torino. Il suo lavoro si sviluppa in un’attività poliedrica in cui scrittura, suono, voce, disegno e scultura si combinano con l’obiettivo di stimolare l’immaginazione ad intraprendere suggestivi viaggi mentali, attraversati da presenze effimere. Cavaliere scrive favole, racconti sonori e composizioni musicali spesso integrati con elementi installativi e scenografici. Nel suo lavoro, frequente è il riferimento al mosaico in termini metaforici, come aggregazione cellulare di elementi, fonte di ispirazione o paesaggio mentale; l’EP Tessera Alata, pubblicato da Gang of Ducks, o il recente libro Gancio Cielo – DNA Clepsydra, pubblicato da Nero, seguono questa traiettoria. Leonardo Pivi è artista visivo nato a Cesena nel 1965, vive e lavora tra Riccione, Ravenna e Milano. Con opere realizzate utilizzando un’ampia varietà di linguaggi, come scultura, mosaico, pittura e disegno e di materiali, come marmo, pietre dure, vetro, ceramica, legno, cemento e oggetti trovati e un’attitudine post-moderna, Pivi da corpo ad un immaginario tanto personale, intimo e fantastico, fatto di sogni e visioni interiori, quanto collettivo e filtrato dalla comunicazione mediatica e di massa. Nel suo lavoro, il mosaico è tecnica e linguaggio con cui enfatizzare o reinterpretare le stratificazioni simboliche e di significato delle immagini, in rapporto a temi sensibili della società contemporanea.

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