Fino al 29 gennaio 2023 Pirelli HangarBicocca presenta “Born in the first light of the morning [moswara’marapo]”, la mostra antologica realizzata a cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli e dedicata al lavoro di Dineo Seshee Bopape e che include anche una nuova produzione. Grazie a una distintiva combinazione di immagini in movimento, elementi sonori, disegni a pareti e un vasto vocabolario materico, che include terreno, acqua, argilla, carbone, mattoni, cenere, erbe, legno, e luce naturale, l’artista concepisce in Pirelli HangarBicocca un paesaggio visivo poetico, offrendo una riflessione sui concetti di memoria, materiale e socio-politica, e di riconciliazione interiore e con la storia.
Nella sua pratica Dineo Seshee Bopape (Polokwane, Sudafrica, 1981; vive a Johannesburg) incorpora media diversi, come la scultura, il disegno, il video e il suono, accostando materiali organici e fortemente simbolici a un’estetica digitale e tecnologica. Partendo dal proprio vissuto legato al suo paese d’origine, il Sudafrica, l’artista tesse narrazioni in cui la corporeità femminile e materna assume un ruolo sostanziale per indagare archetipi (roccia, acqua, fuoco, aria) e mitologie ancestrali. La sua opera inoltre interroga il concetto di archivio, gli effetti del colonialismo e la funzione politica e spirituale della memoria. Allo stesso tempo, Bopape dà vita a installazioni ambientali attraverso l’impiego di elementi come terra e acqua, che, mescolati e lavorati insieme ad altre sostanze come carbone, cenere e argilla, suggeriscono nuove possibilità rigenerative fisiche, spirituali e sociali.
Il titolo dell’esposizione evoca uno stato di rinascita o di transizione: con queste parole Bopape incoraggia a ripensare il concetto stesso di opera d’arte, non più intesa in senso monumentale e museale, ma come tramite tra mondi materiali e immateriali, esperienze e tempi differenti.
La luce, evocata nel titolo, funge anche da elemento visivo nel percorso espositivo per aprire a una riflessione sulla dimensione spaziale e non lineare del tempo, legata alla complementarietà fisico-percettiva tra chiarore e tenebre, aurora e crepuscolo.
La mostra è accompagnata dalla prima monografia dedicata all’artista che riunisce una pluralità di visioni e voci tra cui i contributi di storici dell’arte e critici internazionali, quali Chus Martínez, Uhuru Phalafala e Kwanele Sosibo, oltre a un testo delle curatrici della mostra. Insieme a un’ampia documentazione fotografica del progetto espositivo in Pirelli HangarBicocca, il catalogo contiene un approfondimento sull’opera Lerole footnotes: (The struggle of memory against forgetting) (2017): una cronologia redatta dall’artista a partire dalle sue ricerche su atti di ribellione e resistenza rivendicati da minoranze per far fronte all’oppressione e al colonialismo.