I Favolosi anni ‘60 e ‘70 a Milano


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Le opere degli artisti che negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso a Milano hanno rivoluzionato la concezione dell’arte, sono raccolte nella mostra “I Favolosi anni ‘60 e ‘70 a Milano”, allestita fino al 20 novembre 2022, all’Auditorium Conciliazione di Roma.

Curata da Lorenzo e Enrico Lombardi, la mostra si compone di oltre 30 opere tra le più rappresentative dei grandi protagonisti della rivoluzione artistica italiana degli anni Sessanta e Settanta: Piero Manzoni, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, Michele Zaza, Arman, Daniel Spoerri, Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino, Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.

Arman, Accomulazione di tubetti e sassofono tagliato montato su tela riportato su tavola, cm 102×82

La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema in collaborazione con l’Auditorium Conciliazione.
Il percorso si snoda in quattro sezioni, in una panoramica accurata e rigorosa che mette bene in evidenza le compresenze, le divergenze, le commistioni e le comunanze di sguardi di un periodo di grande e felice creatività.
La volontà, infatti, è quella di dare vita a un dialogo tra Roma e Milano, in un omaggio e uno scambio di sollecitazioni tra i due grandi poli dell’arte in Italia negli anni del boom economico e della rinascita dell’Italia.
La prima sezione Arte, Materia e Spazio Verso Lo Zero presenta quindi le opere di Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Michele Zaza.
La seconda sezione Nouveau Réalisme tra Italia e Francia comprende invece Arman, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri.
Nella terza sezione Nuclearismo e Astrazioni si trovano poi Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino.
La quarta sezione Nei Mondi della Nuova Comunicazione sono raccolte opere di Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.
La mostra ripercorre così le fasi più innovative delle avanguardie a Milano tra anni Sessanta e Settanta, a partire dalle esperienze di apertura verso un nuovo spazio e nuovi territori, di un’astrazione che si apre all’ambiente e allo spazio della vita, per andare frequentemente al di là della pittura e della scultura intese in senso tradizionale, in una visione che si serve spesso dei nuovi materiali della realtà contemporanea o del loro annullamento in una dimensione mentale che culmina nei nuovi esiti concettuali.
Le esperienze aniconiche, il dialogo con la scienza, l’architettura e il design, il prelievo oggettuale dal nuovo mondo industriale, il dialogo e le dialettiche con i mass media e con le nuove sollecitazioni paradigmatiche dell’universo collettivo delle culture “popolari” daranno così vita a un mosaico affascinante e ricco di spunti e di nuove possibilità di riflessione.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo Gangemi editore, con testi del Prof. Emmanuele Emanuele, Enrico Lombardi, Lorenzo Canova, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.

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