Richard Avedon: relationships


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Milano celebra Richard Avedon con una mostra a Palazzo Reale fino al 29 gennaio 2023 e con 106 scatti che raccontano oltre 60 anni di carriera di uno dei maestri della fotografia del Novecento: dalle icone della moda ai ritratti delle celebrità, in bianco e nero, come i Beatles, Bob Dylan o lo scrittore Truman Capote.

Il titolo scelto per l’esposizione è “Richard Avedon: relationships” e ripercorre tutta la carriera del maestro con le immagini provenienti dalla collezione del Center for creative photography di Tucson e dalla Richard Avedon Foundation.

Molte sono le top model con cui Avedon ha lavorato intensamente, da Dovima a China Machado, da Suzy Parker a Jean Shrimpton, da Penelope Tree a Twiggy, a Veruschka.

Il fotografo americano nella sua carriera ha ritratto i personaggi più famosi, in bianco e nero, su sfondo bianco e da vicino, per enfatizzare la qualità della posa. Alcuni personaggi sono stati ritratti più volte a distanza di anni: il caso più eclatante è quello di Truman Capote ritratto per la prima volta nel 1949 e poi più volte fino all’ultimo ritratto del 1974, con lo scrittore cinquantenne.

Organizzata in collaborazione col Center for Creative Photography, University of Arizona, l’esposizione milanese mette in evidenza il linguaggio innovativo di Avedon, che emerse fin dalla sua collaborazione con la rivista Harper’s Bazaar a partire dal 1944, quando progressivamente rivoluzionò il concetto della fotografia di moda immortalando le modelle per strada, nei locali notturni o in contesti inconsueti, anziché secondo le tradizionali pose irrigidite. Significativa in tal senso è la celebre foto della modella Dovima in abito da sera disegnato da Yves Saint Laurent, all’epoca assistente di Christian Dior, in mezzo ad alcuni elefanti da circo.

La predisposizione a far emergere il lato umano e personale delle modelle trovò naturale sviluppo negli intensi ed emotivi ritratti dedicati alle più importanti personalità del mondo della musica, dell’arte, del cinema, della letteratura, della politica del Novecento. Humphrey Bogart, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Anna Magnani, Truman Capote, Andy Warhol, Francis Bacon: ognuno di loro è stato immortalato dall’obiettivo sensibile di Richard Avedon che è riuscito a trasmettere di ciascuna celebrità tanto l’immagine pubblica quanto il carattere privato.

La passione per il mondo della mondanità non ha impedito ad Avedon di occuparsi del disagio sociale ed economico dell’occidente americano, oggetto del lavoro The American West, una serie di potenti ritratti di senzatetto, malati mentali, carcerati, lavoratori e ragazzi cresciuti troppo in fretta.

La mostra promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Skira Editore in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation è curata da Rebecca Senf, responsabile della collezione del Center for Creative Photography e vede come main partner Versace e media partner Vogue Italia.
Accompagna la rassegna un catalogo Skira, con testi di James Martin, Donatella Versace, Rebecca Senf, Maria Luisa Frisa.

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