Karl Stengel, tra figurazione e astrazione


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Alla Pinacoteca Comunale Antonio Sapone di Gaeta (LT), fino al 25 agosto è ospitata la mostra dedicata a Karl Stengel, artista ungherese che ha vissuto momenti importanti e drammatici della storia dell’arte del XX secolo.

Karl Stengel, Senza titolo 2, 1979, Pastello a olio e matita su carta 30x34cm

Realizzata a cura di Vito Abba, questa mostra presenta la sua produzione artistica ispirata da molte di queste sue esperienze di vita ma soprattutto dal suo grande amore per la letteratura e la musica. La selezione qui presentata di 40 opere di medie e grandi dimensioni, dislocate in quattro ampie sale, rispecchia la poliedrica produzione artistica di Stengel, caratterizzata sia da opere astratte sia da opere con diversi gradi di figurazione, un percorso studiato appositamente per attraversare gradualmente questi due aspetti importanti della sua arte.
Alcuni disegni, marcatamente figurativi, sono ispirati alla letteratura amata da Stengel. Possiamo riconoscere riferimenti a Blaise Cendrars, Charles Bukowski e autori coevi, nelle figure che animano taverne e postriboli, avventori che giocano a carte, prostitute contese. E gli omaggi a compositori e pianisti, con tratti di pastello a olio o pennellate di acrilico che sembrano inseguirsi come le note su uno spartito. Nelle opere su carta possiamo rintracciare alcuni elementi dell’espressionismo tedesco, elaborati in maniera molto personale.
Nelle opere più recenti, soprattutto nei pastelli a olio su carta e supporti vari, trionfa il colore ed è spesso presente la tipica figura stengeliana, una silhouette senza volto che si staglia su una sorta di palcoscenico o quinta teatrale, su uno sfondo magmatico, talvolta oscuro, talvolta acceso.
Il catalogo sarà pubblicato con le opere ambientate anche negli spazi della Pinacoteca e con un intervento critico di Marcello Carlino.

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