A Rovereto, presso il MART, Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, fino al 28 agosto sono aperti al pubblico due Focus espositivi: “Giuseppe Salvatori. Elegia attica” e “Luigi Senesi. Progetto cromo paesaggistico, 1977”.
Nel 1977 ITEA (Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa) commissiona all’artista Luigi Senesi un progetto “per la colorazione del complesso edilizio di 82 alloggi in Povo di Trento di prossima realizzazione”. L’illuminato incarico è frutto di una comune attenzione rivolta al rapporto tra architettura e ambiente da parte dell’Istituto e di Senesi, che in quegli anni è membro della Commissione per la tutela del paesaggio. Pochi mesi dopo, nell’aprile del 1978, Senesi scompare prematuramente, vittima di un incidente ferroviario, e il progetto viene abbandonato.
Ne resta lo studio, un acrilico su tela di oltre due metri di lunghezza, per poco più di sessanta centimetri di larghezza, in deposito al Mart. L’opera è ora esposta in occasione del centenario dell’Istituto.
L’opera di Giuseppe Salvatori pone al centro la pittura intesa come riflessione sul tempo e sulla storia della civiltà. Sulle tavole trattate con encausto la mano dell’artista procede con delicato lirismo all’inseguimento delle complicità tra il proprio vissuto e le memorie antiche che in esso risuonano. Il componimento autobiografico si sposa quindi con la stessa della pittura greca. Salvatori si inoltra senza timore in un decoro colto e raffinato, nei quadri appaiono fiori, pugnali, foglie, farfalle, teste equine, astrazioni, mappe e orme che evocano un universo simbolico legato ai colti riferimenti culturali di cui l’artista si propone come interprete e custode.
La sequenza presentata negli spazi del Mart rimanda alla figura di una collana. Allestiti senza soluzione di continuità, i tondi suggeriscono un legame tra le forme e le reminiscenze sussurrando un racconto che ondeggia tra il particolare e l’universale, tra l’intera installazione e il singolo quadro.