Con “What a Wonderful World” si intende presentare il nuovo allestimento della Collezione MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo di Roma: un percorso immersivo con grandi installazioni ambientali che ci invitano a riflettere sul nostro tempo, costellato di incertezze e sfide, di possibilità umane e tecnologiche, e su ciò che oggi percepiamo e intendiamo come ‘mondo’.
Contemporaneamente e fino al 12 marzo 2023, è allestita la mostra “Nedko Solakov. A Cornered Solo Show #2”. Un angolo del MAXXI scelto dall’artista per raccontare con senso critico questioni socio culturali di forte attualità e svelare con spirito ironico i meccanismi più nascosti, le complessità e le contraddizioni dell’arte contemporanea.
Attraverso lo storytelling, l’artista crea un dialogo tra disegno, scrittura e ambiente, per raccontare esperienze e pensieri intimi al limite tra realtà e finzione.
Con questa mostra Nedko Solakov (Cherven Briag, Bulgaria, 1957), artista internazionale che vive e lavora a Sofia, presenta un racconto pensato per un punto molto specifico del Museo: un luogo visibile, di passaggio, solitamente non utilizzato per le mostre perché molto diverso da uno spazio espositivo. Un angolo che potrebbe sfuggire ai visitatori ma che, grazie all’intervento artistico, una volta scoperto, offre un accesso privilegiato ai pensieri e alle idee dell’artista.
Scrittura e disegno arricchiscono le storie pensate per quest’angolo del museo: brevi descrizioni, aforismi, doppi sensi diventano veicolo di commenti e pensieri su tematiche sociali e collettive.
Affidandosi a un arguto gioco di parole – corner/cornered (angolo/essere messo all’angolo) – l’artista sceglie un angolo del MAXXI per raccontare con senso critico questioni socio culturali di forte attualità e svelare con spirito ironico i meccanismi più nascosti dell’arte contemporanea. Di quest’ultima esplora le complessità, le contraddizioni, le alternative e gli esperimenti derivati dall’urgenza di pensare, di dare forma, di negoziare con la condizione umana e l’auto-rappresentazione. A queste tematiche si sono aggiunte in corso d’opera riflessioni e pensieri sulla guerra russo ucraina scoppiata a febbraio 2022, che ha spinto l’artista a sostituire alcune delle sue storie con nuove opere pensate per richiamare nell’immaginario collettivo i tragici avvenimenti del presente.
Progetto in collaborazione con il MUDAM, Museo di Arte Moderna di Lussemburgo.