Sono 80 le opere che compongono la mostra di Cleto Munari, nel Museo Santa Caterina, Musei civici di Treviso fino al 17 luglio, che raccontano 50 anni di storia del Design e la sua passione per la bellezza in tutte le sue varie forme.
Cleto, 92 anni di inesauribile creatività, compone una visionaria, ma estremamente reale, geografia dell’estetica. Cleto si muove non solo dove gli artisti e le arti sono ‘istituzionali’, ma anche in quei luoghi in cui la bellezza non si presta a un culto ma a una produzione. L’ossessione della bellezza. In Cleto, la bellezza è colore.
La collaborazione con grandi maestri del design, da Carlo Scarpa a Ettore Sottsass, da Alessandro Mendini a Hans Hollein, da Arata Isozaki ad Angelo Mangiarotti, da Oscar Niemeyer a Max Bill, solo per citarne alcuni, fa di Cleto un personaggio unico, instancabile realizzatore delle sue idee e di quelle di designer che hanno fatto la storia del design internazionale.
Gli oggetti in mostra, raggruppati per tematiche (vetri, argenti, arredi, orologi, gioielli, tappeti, tavoli), dimostrano come gli anni trascorsi a contatto con grandi architetti, designer e artisti, abbiano rafforzato in Cleto la sua originale creatività rivolta alla bellezza che anche il suo mentore Carlo Scarpa gli riconobbe: Cleto, tu hai il senso delle proporzioni.
Conosciuto in tutto il mondo per i suoi lavori Cleto Munari è colui che, in questo ambito artistico, ha avuto intuizioni straordinarie; tra le più importanti c’è sicuramente quella di essersi alleato a grandi designer, architetti e artisti per dare vita a collezioni che hanno segnato il gusto, il piacere del vivere quotidiano senza alcun vincolo di tipo culturale o commerciale. Così hanno lavorato tutti i personaggi che dagli anni settanta ad oggi hanno collaborato con Cleto Munari, liberi di esprimersi per la realizzazione di un loro sogno.
In mostra sono presenti, oltre al tavolo ‘Palafitte’, due tavoli tondi di Mimmo Paladino, le credenze Halley, Mobilino e Fantasmagorica. Presso lo spazio eventi Opendream, in anteprima mondiale, si potranno ammirare 20 tavoli realizzati da Cleto Munari e da Zanella Marmi snc, su disegno di Mendini, Fuksas, Portoghesi, Tusquets, Paladino, Plessi e 5 dello stesso Cleto Munari. Per la collezione ‘Art Carpets’ sarà esposto, tra gli altri, il tappeto disegnato da Sandro Chia.
Un’altra sezione della mostra l’Ossessione della Bellezza è dedicata ai Vetri di Munari: i vetri realizzati negli ultimi vent’anni rappresentano la costante ricerca stilistica di nuove forme espressive del vetro per la quale si è avvalso della collaborazione di artisti e designers da tutto il mondo, invitati nella sua vetreria di Murano a “soffiare” il vetro. “Micromacro”, “I 12 Veronese”, “Corolle d’Autore”, “Acque” sono i nomi di alcune collezioni create in questi anni. “Arte da vivere” quindi e non solo da ammirare è la nuova espressione d’arte che Cleto Munari percorre dall’inizio di questo secolo. Un percorso nuovo al quale partecipano come sempre gli “amici” per realizzare una collezione per l’arredo della casa. E a volte capovolgendone i canoni classici come nel caso dei tappeti che da oggetti per impreziosire il pavimento sono pensati ora anche per essere appesi ad una parete, con una bella cornice dorata, come un quadro fatto di lana seta e lino.