Fino al 18 settembre prossimo, la Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo presenta la mostra “Artista + Artista. Visioni contemporanee”, curata da Lorenzo Michelli e organizzata da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia.
La mostra si inserisce nel più ampio progetto espositivo dedicato al tema dell’autoritratto e del ritratto d’artista, promosso e sviluppato da ERPAC in questi mesi su tre sedi espositive: al Magazzino delle Idee di Trieste (Io, lei, l’altra. Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste), a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia (Riflessi. Autoritratti nello specchio della storia) e alla Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo.
Un’iniziativa congiunta, a cui la Galleria Spazzapan ha aderito attivamente, in quanto in linea con alcuni dei suoi principali obiettivi finalizzati alla mappatura e alla catalogazione della produzione artistica contemporanea del Friuli Venezia Giulia, nonché alla sua valorizzazione e promozione.
Con questa mostra si vuole offrire una interpretazione e una visione del tema del ritratto, genere artistico da sempre frequentatissimo, che conduce ad altri due temi: quello dell’identificazione dell’uomo e dell’artista, delle motivazioni che lo spingono a operare, a trasmettere pensieri, idee e suggestioni e quello del rapporto con l’osservatore, il pubblico.
Il percorso espositivo si sviluppa in due sezioni distinte: una prima parte è dedicata alla fotografia storico-documentativa, in cui una selezione di tre collezioni fotografiche mettono luce sul ritratto di artisti dell’avanguardia contemporanea con ottiche e finalità differenti, dal ritratto d’autore al reportage. Sono gli scatti provenienti dagli archivi fotografici di Maurizio Frullani, Branko Lenart e Mario Sillani Djerrahian.
Una seconda sezione della mostra è dedicata alle opere d’arte contemporanea create appositamente dagli artisti invitati a partecipare al progetto. L’artista in questa sezione della mostra diventa più simile a un enigmista che opera per frammenti, segni e oggetti, che prendono forma attraverso la pittura, la fotografia, le installazioni. Da qui l’idea che il percorso espositivo sia una sorta di mappa ricca di indizi attraverso i quali cogliere il significato dell’opera e della mostra nel suo insieme.
Sono tre i gruppi di fotografie che testimoniano la sezione fotografica dedicata ai ritratti di artisti. Il primo è quello di Maurizio Frullani, autore dell’archivio fotografico a tutt’oggi più completo, dedicato agli artisti attivi negli ultimi decenni in Friuli Venezia Giulia. Più vicino al reportage, invece, è il lavoro di Branko Lenart, artista nato in Slovenia e operativo successivamente soprattutto a Graz. Anche il lavoro di Mario Sillani Djerrahian documenta i protagonisti della grande arte, con una serie di reportage eseguiti alla Biennale di Venezia.
La mostra è stata preceduta da un simposio con artisti legati al Friuli Venezia Giulia, invitati a dare il proprio contributo al risultato finale del progetto: Matteo Attruia, Michele Bazzana, Thomas Braida, Annibel Cunoldi Attems, Luciano de Gironcoli, Franco Dugo, Roberto Kusterle, Alessandra Lazzaris, Maria Elisabetta Novello, Paola Pisani, Anna Pontel, Mario Sillani Djerrahian, Michele Tajariol, Giorgio Valvassori, Aleksander Veliscek. L’esposizione è dunque il risultato di una serie di incontri tra gli artisti e i curatori, volti a sviluppare i temi sottesi al concetto di autoritratto e al ritratto d’artista, in un’ottica generale che vede l’artista coinvolto nel progetto complessivo, in una relazione estesa con gli altri partecipanti e i promotori. In questa sezione il tema dell’autoritratto nell’arte contemporanea è stato sviluppato da ogni artista al di là delle preoccupazioni rappresentative.