“Chutzpah” è il progetto espositivo di Atelier dell’Errore BIG, a cura di Gabi Scardi, realizzato appositamente per The Art Studio, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea all’interno delle Procuratie Vecchie di Venezia, in Piazza San Marco. L’imponente edificio, che apre le sue porte per la prima volta in cinquecento anni di storia, è stato appena ristrutturato da David Chipperfield Architects per diventare la casa di The Human Safety Net, la Fondazione di Assicurazioni Generali.
Atelier dell’Errore (AdE) è stato fondato nel 2002 a Reggio Emilia da Luca Santiago Mora con l’intento di mettere la pratica artistica al servizio della neuropsichiatria infantile. A partire dal 2015, i bambini neurodiversi coinvolti nel progetto, ormai cresciuti, sono diventati artisti professionisti, parte di AdE BIG, collettivo artistico e impresa sociale ospitato all’interno della Collezione Maramotti di Reggio Emilia e già protagonista nel 2021 della mostra Red Light Gold Lighte presso la Galleria Massimo De Carlo a Palazzo Belgioioso. Il principio fondativo di AdE è di valorizzare ciò che normalmente si tende ad allontanare, neutralizzare o correggere come errore.
Da qui il titolo della mostra, Chutzpah: un termine yiddish che indica la sfacciataggine di chi crede eccessivamente in sé stesso, ma che nel linguaggio anglosassone fa riferimento alla spinta temeraria che permette di uscire dagli schemi di compiere azioni per altri impossibili. Coraggio e sfrontatezza sono sicuramente caratteristiche associabili agli artisti di AdE Big, riscontrabili anche nell’uso non convenzionale di tecniche tradizionali della storia dell’arte. Chutzpah è infatti frutto di un lavoro al limite dell’ossessione attraverso il quale il collettivo è in grado di raggiungere livelli di estremo virtuosismo tecnico, come si nota dalle opere in mostra.
Nel grande ambiente di The Art Studio ci si troverà al cospetto di una serie di opere di proporzioni ambientali. Pater, il Sovra-Vissuto è una grande struttura bidimensionale che divide in due lo spazio, realizzata con due materiali quasi antitetici: su un lato, l’AdEtex rosso, tessuto appositamente creato tendendo sulla tela metri di nastro adesivo da lavoro, con un grande disegno in foglia metallica, sull’altro una calda lana di cammello riciclata, chiamata Cameluxe. Tenda-Mater è una tenda autoportante realizzata con gli stessi materiali: all’interno è rivestita di morbida lana mentre la superficie esterna, di un rosso allarmante, riporta un’organica e metamorfica figura dorata. Completano l’esposizione, il grande disegno zoomorfo Mater GB7, a molti colori e foglia oro e la serie di 12 disegni dal titolo Cellule Oracolari: fluttuanti nuclei di energia diversi uno dall’altro.
Le opere che compongono Chutzpah risplendono di luce. Pater, il Sovra-Vissuto e Tenda-Mater sono le due grandi e primordiali figure dorate che campeggiano rispettivamente sul rosso monocromo del pannello e della tenda. Viste entrambe attraverso l’immaginifico dell’arte che trasfigura, la prima è concepita con un corpo composto di sacche, vasi e imbuti, tubi nei quali fluisce un “distillato della meccanica del quotidiano che fa sudare sangue, ma che il processo artistico trasforma in oro” (Luca Santiago Mora). La seconda ha invece inscritto un corpo spiraliforme al cui centro un figlio sta, accolto e protetto.
Negli esiti costruttivi di un non ovvio dialogo tra forma ed errore, il lavoro di AdE interseca pienamente i presupposti di The Art Studio e della Fondazione The Human Safety Net.