Joana Vasconcelos. Crowned Idols


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Il museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa, fino al 26 luglio ospita la mostra intitolata “Crowned Idols”, curata da Demetrio Paparoni e Anita Crispino con la collaborazione del Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, dove l’idolo in marmo della varietà Spedos, datato all’Antico Cicladico (2800-2300 a.C.) è messo a raffronto con l’opera dell’artista portoghese Joana Vasconcelos e con altre opere esposte nel museo, che, pur essendo distanti cronologicamente, mostrano un comune denominatore con i valori simbolici della statua cicladica, ovvero la sua raffigurazione femminile, la bellezza e il significato simbolico e quasi ultraterreno.

Joana Vasconcelos, Exhibition view at Museo Archeologio Paolo Orsi, Siracusa, 2022, Courtesy dell artista e del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro villa del Tellaro e Akra-ph Maria Pia Ballarino

Si tratta di “una mostra che consolida ulteriormente i rapporti fra Sicilia e Grecia, che in questi mesi si sono sempre più rinsaldati”, ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana guidato da Alberto Samonà. L’Idolo cicladico è stato concesso dal Museo di Arte Cicladica di Atene a seguito dell’intesa Sicilia-Grecia che ha portato in esposizione ad Atene, lo scorso mese di settembre, il “Kouros ritrovato”, nella grande mostra Kallos.

“Lo scambio culturale tra Sicilia e Grecia, da me fortemente voluto – sottolinea Samonà – rafforza ancora di più i nostri rapporti in un legame che si cementa nel nome della cultura e della comune visione mediterranea dei nostri popoli. I rapporti sempre più intensi con la Grecia ci restituiscono un’idea di futuro, nel quale la Sicilia sia finalmente protagonista a livello internazionale a partire dalla sua storia e dallo straordinario patrimonio culturale che la nostra Isola custodisce”.

Le figurine di Spedos a cui appartiene la statua in mostra sono sottili forme femminili allungate con braccia piegate, dalla caratteristica testa a forma di U e una spaccatura profondamente incisa tra le gambe; le statue di questa tipologia, tutte femminili, ad eccezione di una, vanno da esempi miniaturistici, alti pochi centimetri, a sculture ben più grandi, come quella che sarà esposta a Siracusa, alta circa 80 cm.

La statua cicladica presenta una forma modernissima, con lineamenti armonici e un tratto assolutamente contemporaneo.

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