La Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze ospita, fino al 29 maggio, la mostra “Vertigine”, progetto artistico curato da Alessandro Vezzosi, che nasce da quell’attrazione che “Il Giudizio Universale” di Michelangelo ha esercitato sul pubblico e in particolare sugli artisti per quasi cinque secoli. Un fascino così potente per l’artista italiana, Marison Ray, da portarla a cimentarsi con forza creatrice e visionaria nella realizzazione di un’opera monumentale, la cui struttura, realizzata appositamente da un artigiano di fama internazionale, è alta 7,60 mt e larga 7 mt. Evidente la forza d’espressione dell’anima e la capacità tecnica in un’opera singola, il cui impatto è un unicum per il panorama espositivo contemporaneo italiano.
Nella grande tela dipinta si possono osservare simbolismi come testimonianza e denuncia della situazione attuale, di gravi e diffusi problemi sociali e ambientali.
Spiega Alessandro Vezzosi: “L’artista evidenzia il desiderio di sperimentare invenzioni e fascinazioni inconsce, lungo la traiettoria della percezione e attraverso gorghi e viluppi di cromie, in anatomie e prospettive sconvolte; intende scoprire le possibilità dell’ascendere e dello sprofondare: vertigini delle nostre paure ed esaltazioni”.
Il dipinto è collocato con un sistema sofisticato, studiato appositamente, nella sede espositiva dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica al mondo, a pochi passi da Piazza della Signoria e si potrà ammirare attraverso un’esperienza immersiva scenografica.
La mostra, coordinata da Claudio Guida, è realizzata con il supporto tecnico e la collaborazione di CPA Service-Torino.