Gian Carlo Grassi. L’inesauribile scalata di un sognatore


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All’alpinista valsusino Gian Carlo Grassi il Museomontagna (Museo della Montagna Duca degli Abruzzi) di Torino dedica la mostra “L’inesauribile scalata di un sognatore”, aperta il 1° aprile scorso, nella ricorrenza del trentunesimo anniversario della scomparsa, avvenuta sul monte bove, nei sibillini.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 3 luglio, mette in luce la molteplice attività alpinistica ed esplorativa di Gian Carlo Grassi, che spazia dai primi cimenti giovanili sulle Alpi Cozie e Graie all’affermazione degli anni Sessanta, con le prime ascensioni invernali e le vie nuove; dal magico periodo del Nuovo Mattino, condiviso con personaggi come Gian Piero Motti e Danilo Galante, alla scoperta delle goulotte e delle cascate di ghiaccio, insieme al forte amico Gianni Comino; dall’esplorazione sistematica dei massi dell’anfiteatro morenico della Valle di Susa alle spedizioni nei quattro continenti, compreso un tentativo invernale all’Everest

Gian Carlo Grassi, L’inesauribile scalata di un sognatore, Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi, Torino

Grassi è stato il grande specialista del ghiaccio, perché sul ghiaccio riusciva a esprimere pienamente la sua fantasia e il bisogno di ricerca, ma non ha mai privilegiato un terreno particolare, spaziando liberamente dalle vie estreme d’alta quota ai sassi della sua valle. Ha sostenuto con convinzione, e dimostrato con coerenza, che “un passaggio su un masso riuscito dopo ripetuti tentativi offrirà il medesimo momento di soddisfazione di una grande ascensione in alta montagna”.

Oltre alle quasi cento fotografie selezionate dal Fondo Gian Carlo Grassi, costituito da più di 15.000 diapositive, il percorso espositivo si compone anche di materiali alpinistici che appartennero a Grassi e al primo periodo dell’evoluzione moderna della scalata su ghiaccio, tra la metà degli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento.
Il visitatore avrà l’occasione di viaggiare attraverso le “tante vite” di Grassi, che comprendono il magico “giardino di cristallo”, dedicato all’attività su ghiaccio tra cascate gelate, goulotte e seracchi, con interventi video a cura di aurora Meccanica | Narrative Space Studio di Torino. Quindi potrà conoscere i successivi passaggi dell’uomo e dell’alpinista, dalle esperienze adolescenziali alle grandi imprese nella Valle di Yosemite; dai massi della Valle di Susa ai viaggi in Scozia, dalle spedizioni sulle Ande e in Africa, alle esplorazioni in Canada, Patagonia, Norvegia e Himalaya. Il percorso si conclude con le testimonianze di alcuni compagni di cordata tratte dai documentari di Angelo Siri del 2009 e di Elio Bonfanti del 2021.

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