Al Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano, fino al 5 giugno è allestita la grande mostra antologica dedicata a Ferdinando Scianna che si arricchisce per l’occasione di due importanti sezioni inedite, una dedicata a Leonardo Sciascia e l’altra, la “Bibliografia”, che presenta una selezione dei libri di Scianna, dal primo, “Feste Religiose in Sicilia”, divenuto raro e prezioso nel tempo, fino alle ultimissime pubblicazioni.
La mostra è promossa e prodotta da: Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei ed è realizzata a cura di Denis Curti, Paola Bergna, Alberto Bianda.
Un album di famiglia che ritrae Sciascia in una dimensione privata perché “finché non mi ha fatto l’offesa terribile di morire, è rimasto il mio angelo paterno”. Una piccola parte di queste foto sono diventate un libro: “Scianna fotografa Sciascia” (1989) che lo scrittore riuscì a vedere poco prima di morire.
Per Ferdinando Scianna, il libro è da sempre la forma prediletta di comunicazione. Da una parte la presenza di testi di grandi scrittori all’interno dei suoi libri fotografici, dall’altra la pubblicazione di riflessioni sulla fotografia e sui fotografi (come “Etica e fotogiornalismo”, “Obiettivo ambiguo” e “Il viaggio di Veronica”). Col passare del tempo, la necessità del fotografo siciliano di affiancare alle immagini i propri testi si è fatta sempre più urgente e “Quelli di Bagheria” (2002) segna un passo ulteriore nella ricerca di un rapporto di reciproca integrazione anche grafica fra parola e immagine, raggiunta grazie alla collaborazione con l’art director Alberto Bianda.
Con oltre 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, la rassegna attraversa l’intera carriera del grande fotografo siciliano e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento.
Ferdinando Scianna è uno dei maestri della fotografia non solo italiana. Ha iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare – tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa. Poi i reportage (è il primo italiano a far parte dal 1982 della famosa agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose. Infine i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges e in particolare Leonardo Sciascia, a cui è appunto riservata una intera e inedita sezione della mostra.
In questo Viaggio Racconto Memoria, oltre alla presenza di alcuni dei suoi libri più importanti sfogliabili su monitor, il visitatore è accompagnato nelle diverse sezioni da un’audioguida (disponibile in italiano e in inglese, inclusa nel biglietto di ingresso), in cui Ferdinando Scianna racconta in prima persona il suo modo di intendere la fotografia, storie e aneddoti della sua carriera di fotografo e della sua vita.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo da Marsilio Editore.