La mostra “La luce del vero. L’eredità della pittura macchiaiola. Da Fattori a Ghiglia”, è allestita a Lecco, presso il Palazzo delle Paure, fino al 19 giugno.
La mostra, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi, Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, esplora, attraverso novanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private, il tema finora poco indagato della pittura postmacchiaiola, termine che aiuta a definire quel novero di artisti attivi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, cresciuti sull’esempio dei grandi maestri della Macchia, soprattutto di Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini.
La rassegna è l’occasione per avvicinarsi a un gruppo di autori eterogeneo e complesso, dai fratelli Gioli alla famiglia Tommasi, da Llewelyn Lloyd a Ulvi Liegi, da Oscar Ghiglia a Plinio Nomellini, da Mario Puccini a Giovanni Bartolena, uniti dalla vocazione per il vero e per i soggetti tratti dalla vita quotidiana e dalla formazione di ascendenza macchiaiola. Alcuni di loro resteranno sempre fedeli alla lezione dei maestri, altri, invece porteranno la loro ricerca verso ambiti assai diversi da quelli di origine.
Il percorso espositivo si sviluppa come un racconto che, dall’esempio dei maestri, da Giovanni Fattori a Silvestro Lega, giungerà a risultati più contemporanei con artisti quali Oscar Ghiglia e Lorenzo Viani, intrecciando l’analisi stilistica, il racconto biografico, la lettura iconografica e la ricerca storico-sociale.
Il periodo preso in esame si caratterizza come un momento storico dinamico, di grandi cambiamenti, essenziale per comprendere gli eventi che hanno aperto le porte alle novità novecentesche, come i dialoghi con la scena francese e con quella inglese e il passaggio dalla pittura del vero a quella dell’immaginazione e del sogno, tipica della ricerca di tanti artisti di fine secolo.
La mostra è corredata da un catalogo Edizioni La Grafica/Ponte43.