Fino all’8 maggio prossimo, il MA*GA di Gallarate (VA) ospita la personale di Chiara Dynys, dal titolo Melancholia, mostra a cura di Alessandro Castiglioni, composta da 20 opere inedite che esplorano l’immaginario filmico che ha da sempre caratterizzato la ricerca dell’artista.
La parola Melancholia sintetizza una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre stato caratteristico dell’artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema.
Nella mostra, infatti, la poetica dell’artista è disvelata attraverso le suggestioni che le giungono da alcuni registi centrali nella storia del cinema, da Roberto Rossellini a Lars Von Trier, da Jane Campion a Federico Fellini. La luce e lo spazio trasfigurano le narrazioni e le immagini in movimento e attraversano gli ambienti del percorso espositivo, appositamente pensato per il MA*GA.
Tra le opere esposte anche il suggestivo ciclo dei Kaleidos, forme riflettenti che modificano la percezione e ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse in un caleidoscopio.
In occasione della rassegna, negli spazi della biblioteca dell’HIC, Hub degli Istituti Culturali della Città di Gallarate, verrà presentata l’installazione permanente Enlightening Books, donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma che ha l’obiettivo di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee.
L’esposizione è arricchita dalla monografia “Chiara Dynys and the Filmic Imaginary” (Skira) che approfondisce, in una prospettiva storico-critica, le riflessioni proposte in mostra.