Al MIG, Museo Internazionale della Grafica, Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” di Castronuovo Sant’Andrea in Basilicata, fino al 21 maggio è aperta una mostra di grafica di Jean Dubuffet (Le Havre, 1901 – Parigi, 1985), dedicata a Lorenza Trucchi nel suo 100mo compleanno,
composta da 50 litografie della serie “Les Phénomènes” e 100 della suite “Conjectures”. –
Nel 2016, Lorenza Trucchi aveva dato a questo stesso museo il dipinto “La vie pastorale II”, 1964, olio su tela, cm.89×116 avuto proprio da Dubuffet.
L’opera di Dubuffet, a un tempo costante e mutevole, sebbene si possa analizzare a vari livelli servendosi di diverse chiavi di lettura, deve essere intesa e vissuta nella plenarietà di un messaggio che è soprattutto di libertà: libertà di riprendere la natura dagli inizi” (cfr. “Carteggio, Dubuffet – Trucchi”, De Luca Editori d’Arte, Roma, 2014).
Il MIG. Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, proseguendo il suo lavoro di informazione e divulgazione di uno dei linguaggi più esaltanti della storia dell’arte, dopo aver ospitato le opere dei maggiori artisti dell’800 e del ‘900, per onorare il lavoro di Lorenza Trucchi, amica della Basilicata e sostenitrice di tutte le sue più importanti iniziative, presenta queste litografie che proprio la Trucchi, insieme a Dubuffet, allestì in Palazzo Grassi nel 1964. Fanno da contorno un gruppo di libri, cataloghi, immagini che evidenzino l’amicizia tra l’artista e il critico d’arte italiano. Uno di questi libri sarà l’esemplare 9/60 di “Conjectures” che Dubuffet, nel 1983, dedicò a Lorenza Trucchi, insieme alla litografia Bon Vent II del 1962. “Conjectures” raccoglie una suite di 100 disegni ad inchiostro di china del 1975 stampati dall’Atelier Bordas in litografia con la supervisione di Fernand Mourlot. E il volume “J. Dubuffet”, con la “Bréve introduction à son oeuvre” di James Fitzsimmons, Édition de la Connaissance, Bruxelles 1958, arricchito in copertina da una litografia originale eseguita dall’artista nel suo Atelier di Vence e stampata da Mourlot Frères a Parigi.
La litografia è la tecnica maggiormente utilizzata da Dubuffet e il ciclo dei Phénomènes, composto da 324 fogli, ne è l’espressione più alta, legato com’è alla natura e ai suoi fenomeni in perenne divenire, proprio come i dipinti a cui si apparenta (Topographies, Texturologies, Matériologies) “pour la mise en spectacle des figurations” dove tutti i meccanismi della visione tendono a liberarsi di ogni elemento definito, di tutti i conformismi come di tutte le semplificazioni, per arrivare a comprendere i meccanismi che animano le essenze profonde delle cose.
La mostra è promossa e organizzata dal MIG in collaborazione con la Fondation Jean Dubuffet, Paris, nella persona della sua direttrice Sophie Webel, e Giuseppe Marino, Roma.