“DAMA Libre” è la mostra di Margherita Morgantin alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, fino al 7 novembre prossimo, che chiude il progetto VIP = Violation of the Pauli exclusion principle Sotto la Montagna, Sopra la Montagna, prodotto da Xing e realizzato grazie al sostegno di Italian Council (VIII edizione 2020), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il titolo della mostra si riferisce a distanza alla rilevazione di un segnale energetico compatibile con la materia oscura, che impegna da anni e in diverse varianti gli esperimenti DAMA (DArk MAtter) presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Alla base del pensiero di Morgantin c’è il bisogno di indagare criticamente visioni e paradigmi convenzionali e di muoversi con libertà tra i saperi. La natura della sua ricerca visiva, connotata dal ricorso alla scienza e alla lingua scientifica, si sviluppa in direzione di una riflessione immaginativa transdisciplinare.
DAMA Libre si articola tra l’installazione video Campo Base, una specie del vento: l’inizio del monitoraggio climatico e performativo del progetto VIP restituito in un field recording visivo e sonoro dall’alba al tramonto accompagnato dal mantra numerico delle variazioni del vento rilevate dall’anemometro, che compone un ambiente della mostra (come “uno sguardo climatico di lunga durata sopra la montagna”), e un secondo ambiente che accoglie l’opera intitolata VIP = Violation of the Pauli exclusion principle Sotto la Montagna, Sopra la Montagna: un lungo foglio di carta filigranata che raccoglie un flusso astratto di segni e tracciati, arrotolato e poi svolto su un display orizzontale che integra luce e suono al disegno. Un sensore di fotoni PMT estratto dalla scatola nera in cui opererebbe, giace tra gli appunti dell’artista come scultura tecnica in relazione all’ambiente. Nel medesimo spazio pende una manica a vento in seta, elemento simbolico che accompagna da anni la ricerca dell’artista, a segnalare i movimenti invisibili dell’aria.
VIP = Violation of the Pauli exclusion principle Sotto la Montagna, Sopra la Montagna si è sviluppato nell’arco del 2020 e 2021 come un processo di ricerca che ha avuto luogo Sotto la Montagna, nel più grande laboratorio sotterraneo al mondo dedicato alla rilevazione di rari eventi fisici nucleari, grazie al ‘silenzio cosmico’ garantito da un massiccio strato di rocce che lo separa dall’atmosfera; e Sopra la Montagna, sugli altipiani del Parco Nazionale del Gran Sasso in un’area ambientale importante per la sua biodiversità d’alta quota.
Un percorso di ricerca che è durato un anno, durante il quale Margherita Morgantin si è esercitata nell’osservazione di immagini della fisica subnucleare e astroparticellare in relazione all’immaginazione artistica, alla sensibilità personale come forma di dato scientifico. Il titolo ha preso in prestito il nome di uno degli esperimenti di fisica delle particelle in corso da anni nei laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: VIP è l’acronimo che nomina uno dei progetti di sperimentazione sugli ‘atomi impossibili’, la cui apparizione rappresenterebbe una violazione del principio di esclusione di Pauli, considerato ancora oggi tra i capisaldi della nostra comprensione scientifica dell’universo e della materia. Il corpo e l’esperienza dell’artista sono entrati a far parte degli strumenti scientifici utilizzati per la ricerca sul campo.
VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, Sotto la Montagna, Sopra la Montagna è un progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VIII edizione, 2020), Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura. Prodotto da Xing. Partner: Accademia di Belle Arti L’Aquila, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Fondazione Musei Civici di Venezia, Gran Sasso Science Institute, MAXXI L’Aquila, Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary Trevi, Serralves Museu de Arte Contemporanea Porto, La Salle de Bains Lyon.