La mostra “Techno”, al Museion di Bolzano fino al 16 marzo 2022, rappresenta il primo capitolo di “Techno Humanities, un programma a lungo termine che toccherà tutti gli spazi, gli aspetti e i componenti di questa istituzione e mette insieme temi emersi dai confronti tra umanità, ecologia, tecnologia ed economia e include una mostra collettiva internazionale che occuperà tutto l’edificio di Museion, un public program, un rave diurno e il “Techno Reader”, un’antologia di testi critici commissionati per l’occasione sulla techno e la globalizzazione.
La mostra si articola su tre temi: Libertà, Compressione, Esaurimento e mette al centro l’esperienza della techno, scegliendola come lente con cui esaminare una condizione umana e un ordine sociale contemporanei. Museion invita un gruppo internazionale di artisti e artiste, teorici e teoriche e produttori e produttrici a esplorare in che modo i fenomeni culturali legati alla techno si siano intrecciati alla maniera con cui oggi sperimentiamo le nostre identità.
Accostando la deriva mainstream della techno di metà anni ottanta ai processi geopolitici e ai progressi economici di quell’epoca, Techno vuole riflettere su questo genere musicale al di là della sua definizione di subcultura. L’attuale pandemia è diventata una potente metafora della globalizzazione, e al tempo stesso ha gettato una luce nuova sull’industria multimiliardaria della musica techno, rivelando aspetti paralleli: ingiustizia sistematica, sfruttamento e incuria. Techno può essere considerato un appello a opporsi allo status quo e a mettere in rilievo i cambiamenti a livello sociale.
La mostra è curata da Bart van der Heide, direttore di Museion, in collaborazione con un team di ricerca internazionale composto tra gli altri da Francesco Tenaglia, critico d’arte e curator, Florian Fischer, direttore di palcoscenico, e Frida Carazzato, assistente curatoriale di Museion.
Gli artisti presenti sono: Riccardo Benassi, Paul Chan, Nicolò Degiorgis, Karin Ferrari, Massimo Grimaldi, CC Hennix, Tishan Hsu, Mire Lee, Ghislaine Leung, Isabel Lewis, Piero Martinello in Zusammenarbeit mit/in collaborazione con/in collaboration with Franco Ruaro, Sandra Mujinga, Nkisi aka Melika Ngombe Kolongo, Emeka Ogboh, Yuri Pattison, Daniel Pflumm, James Richards und/e/and Steve Reinke, James Richards, Jacolby Satterwhite, Leander Schwazer, Sung Tieu, Jan Vorisek e molti altri.
In Techno Reader compaiono testi di Caroline Busta & Lil Internet, Matthew Collin, Anna Greenspan, Bart van der Heide e Matthew Herbert, nel volume pubblicato da Hatje Cantz Verlag.
Infine, Florian Fischer produrrà un audiopiece alla mostra e Francesco Tenaglia un podcast. Alcuni e alcune DJ e produttori e produttrici internazionali svilupperanno per la mostra una colonna sonora esclusiva.