Senigallia Città della Fotografia, Museo MAXXI, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, assieme all’Archivio Giacomelli e all’Archivio Sarteanesi, sono promotori di “Giacomelli / Burri. Fotografia e immaginario materico”, una grande mostra itinerante dedicata a due grandi artisti del ‘900: Mario Giacomelli e Alberto Burri. La mostra, allestita a Palazzo del Duca di Senigallia (Ancona) fino al 26 settembre, racconta, attraverso un corposo nucleo di fotografie dedicate da Giacomelli a Burri, relative ad una personale visione del paesaggio e della terra (in dialogo con la pittura Informale) e a lettere e documentazioni di archivio, le vicende artistiche e umane che hanno legato due grandi protagonisti del 900.
Questa esposizione, partita da Senigallia a cura di Marco Pierini, si sposterà, in allestimenti diversi nel dialogo con gli spazi, in autunno al Museo MAXXI di Roma per la curatela di Bartolomeo Pietromarchi, e successivamente alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri a Città di Castello, nella sede degli Ex Seccatoi del Tabacco per la cura di Bruno Corà. Le opere in mostra provengono dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, dagli Archivi Mario Giacomelli di Senigallia e Sassoferrato, dall’Archivio Sarteanesi e dalla Galleria dello Scudo di Verona.
La mostra di Palazzo del Duca a Senigallia propone un importante nucleo di fotografie che Mario Giacomelli dedicò ad Alberto Burri e Nemo Sarteanesi e che appartengono ai fondi della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e agli Archivi Giacomelli e Sarteanesi. Attraverso le importanti testimonianze degli scatti di paesaggio che appartengono a serie come Presa di coscienza sulla natura, Storie di Terra o Motivo suggerito dal taglio dell’albero, viene ricostruito e preso in esame il legame tra le poetiche e gli stili di Giacomelli e Burri, creando un dialogo fra pittura e fotografia attraverso un linguaggio “astratto” e “informale”.
Nel percorso espositivo inoltre trova spazio un’opera pittorica di Giacomelli che l’artista realizzò prima di consacrarsi interamente al mezzo fotografico. Le sue celebri fotografie di paesaggio sono poi accostate ad alcune opere grafiche e uniche di Alberto Burri, come la serie Combustioni 1965, Cretti 1971 e ancora, Sacchi, Combustioni su carta e legno, un prezioso Cretto bianco, rintracciando affinità nell’organizzazione formale dello spazio dell’opera e rispetto ad una latente visione zenitale del paesaggio, restituito negli accostamenti delle diverse materie.
Questa mostra vuole quindi porre l’accento sul dialogo intercorso su questi due grandi artisti e sulle influenze che ebbero l’uno sull’altro.
Il progetto Senigallia Città della Fotografia è realizzato con il contributo della Regione Marche e il Catalogo a corredo è edito da Magonza Editore.