Al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, fino al 13 giugno prossimo è allestita la mostra antologica “Frédéric Bruly Bouabrè. Arte Alfabeto Universale” dedicata all’artista ivoriano scomparso nel 2014, uno degli autori internazionali più significativi del panorama culturale del Secondo Dopoguerra.
Curata da Alessandro Romanini, l’esposizione pone l’attenzione sull’importanza del dialogo fra i popoli e sulla possibilità di una coesione culturale fondata sul linguaggio universale dell’arte.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo, con il patrocinio della Regione Toscana e dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia e la collaborazione della Fondazione Alighiero e Boetti.
Per tutto il mese di aprile la mostra sarà fruibile virtualmente da parte del pubblico attraverso visite guidate online, virtual tour, pillole video e attività digitali che saranno tempestivamente comunicate sul sito www.fondazionebmluccaeventi.it e sui canali social della Fondazione Banca del Monte di Lucca e del Palazzo delle Esposizioni (www.facebook.com/FondazioneBML – www.facebook.com/palazzoesposizionilucca – www.instagram.com/palazzoesposizionilucca).
Il percorso della mostra presenta oltre 350 opere provenienti da collezioni private e dalla famiglia dell’artista, mettendo in evidenza le varie fasi della sua ultra cinquantennale carriera e illustrandone i vari aspetti tematici, poetici e biografici grazie ad un ricco corredo di documenti e testimonianze storiche.
L’esposizione vede la collaborazione della Fondazione Alighiero e Boetti, che presta importanti documenti d’archivio e opere, testimonianza del legame elettivo fra i due artisti. Boaubrè infatti ha intrattenuto con Boetti un rapporto di amicizia e di scambio, approfondito in mostra attraverso una sezione apposita, con dipinti che i due artisti si sono reciprocamente dedicati, foto e testi.
Le opere in esposizione, cartoni di piccole dimensioni, su cui l’artista annotava le accurate osservazioni sull’esistente, nascoste sotto la superficie, documentano le varie fasi tematiche del suo percorso, da quella dedicata all’alfabeto visuale Bété a quella de “La gioia della nascita” e “L’umanità”, a quella de “L’albero della vita”, “La leggenda Zakolo”, le “Pietre di Bekora”, fino ad arrivare a “L’Africa presenta la sua cultura”, “Visione del sole” e quella celebre de “La conoscenza del mondo”. Sono esposti in mostra anche alcune opere inedite, tra cui un rarissimo dipinto a olio su tela.
Nutrita la mole di documenti autografi e delle foto storiche, moltissime delle quali inedite e prestate per la prima volta dalla famiglia. Tra i documenti in mostra, numerosi testi poetici e saggi scritti dall’artista, epistole e curiosità, come il bozzetto originale dell’orologio progettato da Bouabrè per Swatch.