Cantieri San Paolo


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È a Roma, nel quartiere San Paolo, il nuovo laboratorio a cielo aperto di street art e arte urbana firmato da Greg Jager, Gojo e Collettivo ‘900 con Leonardo Crudi ed Elia Novecento, Wuarky e Lola Poleggi.

Un muro che racconta la storia del cinema italiano, due campi da basket che si trasformano in opere d’arte permanenti, un quartiere che si fa ponte e percorso narrativo della città. Si tratta di Cantieri San Paolo, progetto del Municipio VIII realizzato con il sostegno della Regione Lazio all’ambito dell’iniziativa Lazio Street Art con Dominio Pubblico, diretto da Tiziano Panici, e con la curatela di Michele Trimarchi: una serie di nuovi interventi di arte urbana firmati da diversi protagonisti della scena italiana e internazionale, Greg Jager, Gojo e Collettivo ‘900 con Leonardo Crudi ed Elia Novecento, Wuarky e Lola Poleggi, e che vede protagonista il quartiere romano incastonato tra Valco San Paolo e l’IIS Rossellini.

Cantieri San Paolo, Tiber Courtyard by Greg Jager, © foto Roberta Ungaro

Cantieri San Paolo si articola su due progetti principali: Tiber Courtyards, dell’artista Greg Jager e a cura di Michele Trimarchi, che vede il re-design di 2 campi da basket disseminati lungo la zona urbanistica di Valco San Paolo, in collaborazione con Dominio Pubblico; One Take Project dell’associazione Dominio Pubblico che vede la realizzazione di 3 opere murali, realizzate dagli artisti Leonardo Crudi ed Elia ‘900 nel complesso architettonico dell’Istituto Rossellini, a 80 anni dal primo film del regista al quale la scuola è dedicata.

Tiber Courtyards di Greg Jager è un progetto site specific ideato su 2 campi da basket a Valco San Paolo (via della Vasca Navale e Oratorio di San Murialdo) e vede la realizzazione di due nuove opere d’arte pubblica vicino le sponde del Tevere, creando un’inedita relazione con il territorio in cui arte e sport si uniscono per favorire l’aggregazione in un contesto disseminato di storia, dall’antichità allo sviluppo industriale di inizio ‘900. Le linee di Tiber Courtyards, incisivi segni grafici che delineano rinnovate dinamiche spaziali e culturali del quartiere, si ispirano all’identità storica e naturalistica del Tevere: simbolo di ricchezza e la vitalità di Roma. Simbolo del mito originario ma anche una metafora dello scorrere del tempo e dei popoli che con il loro susseguirsi hanno creato una feconda sedimentazione di arte e cultura. Segni geometrici astratti, un tema costante della rigorosa ricerca di Greg Jager, si integrano tra di loro creando delle strutture complesse che indagano prospettive e architetture fluviali.

Tiber Courtyards di Greg Jager si propone come modalità differente di fare arte pubblica in un territorio marginale che richiede una nuova attenzione da parte della collettività. Le tre opere nascono per essere vissute attraverso il gioco, incentivando quindi l’integrazione e il rispetto delle differenze, favorendo nuovi modelli di fruizione artistica e di stimolazione visiva, inserendo anche canestri e panchine nel concept stesso del progetto artistico.

One Take Project ha come tela urbana le pareti interne dello storico Istituto di Istruzione Superiore “Cine Tv Roberto Rossellini”, uno dei primi d’Italia, che da più di 50 anni costituisce il Polo formativo per quanto riguarda i quadri tecnici del settore dell’audiovisivo e della comunicazione di massa. A 80 anni dal primo film di Roberto Rossellini, One Take Project guidato da Paolo Colasanti alias Gojo, vede 3 interventi artistici degli artisti di “Collettivo 900”, Leonardo Crudi ed Elia Novecento per raccontare un capitolo di Roma e di storia del cinema attraverso le immagini emblematiche ed evocative dei più grandi film del regista italiano di fama mondiale.

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