Gustav Klimt (1862-1918) è il protagonista dell’appuntamento del 12 febbraio (21,30) delle Connessioni culturali che intende ripercorrere la vita e i capolavori di questo poliedrico artista che divenne il padre della Secessione Viennese, inventando un linguaggio altamente simbolico, capace ancora oggi di ammaliare la nostra immaginazione.
Protagonista della scena artistica viennese e formatosi inizialmente nello studio dell’arte applicata, in poco tempo Klimt seppe creare uno stile modernista assolutamente unico, caratterizzato da un abbondante uso di oro, da preziosismi stilistici, silhouette sensuali, immagini visionarie e da scelte cromatiche sempre in grado di far risaltare i significati più allusivi delle sue opere.
Sogni, paure, angosce, allegorie, speranza, desiderio: questi i temi trattati nell’arte di Klimt, che trovò nella figura femminile il proprio soggetto d’elezione, trasformandola di volta in volta in figure universali e immortali come nel Bacio, nel Ritratto di Adele Blochbauer o nella Giuditta.
La Connessione Culturale dedicata a Klimt è dunque l’occasione per approfondire la conoscenza di una figura cruciale per l’arte moderna, che con i propri capolavori ha lasciato una testimonianza preziosa di una stagione artistica e di un’epoca storica in veloce e drammatica evoluzione.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.
L’incontro avviene on-line sulla piattaforma Zoom.
Per prenotare: e‑mail all’indirizzo info@milanoguida.com e al telefono allo 02 3598 1535 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00 e nel weekend dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.00.