Francis Bacon


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Il nuovo appuntamento delle Connessioni Culturali milanesi, sulla piattaforma Zoom, questa volta è dedicato a Francis Bacon e offre l’opportunità di comprendere e apprezzare uno degli autori più rilevanti del secondo Novecento che, con le sue opere, ha inciso profondamente nel mondo dell’arte grazie alla sua pittura, dura e drammatica, espressione della sua visione tormentata della vita.

Nato a Dublino il 28 ottobre 1909 da genitori inglesi, Bacon realizzò, durante tutta la sua carriera, dipinti che riflettono la sua esistenza, travagliata e dolorosa, costellata da rapporti umani difficili e complicati, a partire dalla relazione contrastata con il padre che, discendente da una famiglia di nobili origini ed ex ufficiale dell’esercito britannico, si distingueva per il carattere collerico e tirannico. 

Francis Bacon

L’educazione rigidamente militare del padre così come la sua passione per la caccia e lo sport non si conciliarono mai con la grave forma di asma cronica che afflisse Bacon fin dalla tenera età. Allo stesso modo la precoce consapevolezza della sua omosessualità causò ulteriori motivi di scontro con il padre, il quale non approvò nemmeno la sua volontà di dedicarsi all’arte. Le continue e crescenti liti spinsero infine il padre a cacciarlo di casa all’età di 16 anni. Fu così che si stabilì a Londra dopo lunghi soggiorni a Berlino e a Parigi dove rimase profondamente colpito da una mostra di Picasso.

Assoluto autodidatta, nel 1934 la sua prima mostra si rivelò un totale insuccesso, i suoi dipinti vennero aspramente criticati e sprofondò così in un completo stato di abbandono, in preda ai suoi vizi: le corse dei cavalli, la roulette e l’alcol. Questo sentimento di prostrazione lo portò a distruggere molte delle sue opere. Nel 1945, però, “Tre studi di figure” ai piedi di una crocifissione generò interesse, ma anche enorme scandalo per la violenza delle immagini.

La sua vita autodistruttiva sfociò in opere di dirompente rottura, oscure e angoscianti, come la sua celebre serie di dipinti, ispirati al famosissimo “Ritratto di Innocenzo X” di Velázquez. Agli inizi degli anni ‘50 avvenne poi l’incontro con Lucian Freud che segnò profondamente la vita di Bacon: i due iniziarono una relazione di tre decenni, un intreccio di amore, amicizia, arte, ma anche gelosia e tradimenti.

Durante la Connessione Culturale dedicata a Francis Bacon ripercorreremo la sua esistenza inquieta osservando come questa si materializzò in una pittura cruda, dove solitamente le figure appaiono isolate, disperate, in spazi cupi, come in gabbia, e con volti sfigurati, deformati, abbozzati, che esaltano il suo lato oscuro e le sue ossessioni più profonde.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.

Per l’appuntamento con Francis Bacon di Connessioni Culturali, rivolgersi a Milanoguida: e-mail info@milanoguida.com e al telefono allo 02 3598 1535.

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