Al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, fino al 14 febbraio 2021 è allestita la mostra
“Zehra Doğan. Il tempo delle farfalle. Dedicato a Patria, Minerva, Teresa Mirabal”, a cura di Elettra Stamboulis e mercoledì 25 novembre prossimo, il PAC celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne inaugurando una nuova collaborazione con l’artista curda Zehra Doğan.
Per tutto l’arco della Giornata sul sito del PAC sarà trasmessa la documentazione video della performance dell’artista realizzata il 23 novembre 2019 in occasione della sua prima mostra personale promossa da Fondazione Brescia Musei al Museo di Santa Giulia di Brescia nel novembre 2019.
Durante l’azione, Zehra Doğan dipinge di fronte a oltre 200 persone il ritratto di Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo, uccisa il 12 ottobre 2019 dalle milizie mercenarie arabe che appoggiano l’offensiva turca. Le pagine del giornale utilizzate come supporto dell’opera sono quelle dei giorni in cui la notizia dell’uccisione è stata diffusa dai media.
L’iniziativa online è il primo elemento di un progetto in tre atti, a cura di Elettra Stamboulis e realizzato in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei, che sarà completato da una Project Room dell’artista al PAC dal 18 dicembre al 14 febbraio, e da una sua nuova performance a febbraio pensata appositamente per il Padiglione milanese.
Giornalista, fondatrice insieme ad altre della prima agenzia di stampa interamente femminile, artista visiva e attivista, Zehra Doğan (Diyarbakır, 1989) ha inaugurato una nuova attenzione all’arte che nasce dietro i confini delle sbarre, grazie anche ad un processo artistico che mette insieme ascolto dell’altra, pratica femminista, condivisione, utilizzo di materiale estemporaneo e istantaneità dello sguardo.
L’opera di Zehra Doğan, fatta delle sue opere d’arte, ma anche della sua posizione nella vita, ci interroga sul senso della felicità, sulle possibilità che ci sono date per entrare in connessione con gli altri attraverso gesti che lasciano il segno.
Il titolo del progetto al PAC è un omaggio a Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal, le tre sorelle che combatterono la dittatura (1930-1961) del dominicano Rafael Leónidas Trujillo con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle).
Il 25 novembre 1960 Minerva e Teresa decidono di far visita ai loro mariti detenuti in carcere per via della loro militanza politica nella resistenza antitrujillista. Patria, la sorella maggiore, vuole accompagnarle anche se suo marito è rinchiuso in un altro carcere. Le tre donne vengono prese in un’imboscata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise. Il loro brutale assassinio risveglia l’indignazione popolare che porta nel 1961 all’assassinio di Trujillo e successivamente alla fine della dittatura.
Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiara il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in loro memoria.
Questo progetto, inoltre, si inserisce ne “I talenti delle donne”, un palinsesto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione di un intero anno – il 2020 – sulle loro opere, le loro priorità, le loro capacità.