Fino al 31 gennaio 2021, il MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna, grazie alla collaborazione con l’Area Educazione Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna, accoglie negli spazi del proprio Dipartimento educativo la mostra fotografica di Francesca Cesari (Bologna, 1970) dal titolo “Liminal. Ritratti sulla soglia”.
Limen è una parola latina che significa “soglia”, un confine che segna il passaggio tra due diversi spazi, anche identitari, per avventurarsi in qualcosa di percepito ancora come sconosciuto.
Il progetto fotografico di Francesca Cesari è un viaggio alla scoperta di un’affascinante terra di mezzo, di quella particolare fase della crescita in bilico tra la tarda infanzia e l’adolescenza. Un’età ambigua, senza un nome proprio, portatrice di quelle grandi e piccole rivoluzioni che condurranno alla metamorfosi del proprio aspetto esteriore, all’elaborazione della propria identità e a una più profonda consapevolezza della propria interiorità.
Le immagini della serie Liminal ritraggono ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, durante questo lungo e delicato processo di cambiamento, interiore ed esteriore, che li porterà a sviluppare, con la pubertà, un nuovo aspetto fisico, che potrà essere tanto promettente quanto inquietante, e al tempo stesso a maturare una nuova e più personale visione del mondo.
Le ragazze e i ragazzi sono ritratti all’interno della loro casa, il loro bozzolo protettivo, in una posa lunga e rallentata, che riesce a catturare intime tensioni e sogni a occhi aperti.
Lo sguardo di Francesca Cesari ascolta in silenzio e fa emergere delicatamente questo istante di rivelazione e sospensione. Nella penombra degli ambienti domestici prende forma la timida consapevolezza di una crescente ed inesorabile autonomia e la scoperta di un proprio spazio interiore, totalmente privato e ancora enigmatico.
La mostra è arricchita da alcuni lavori inediti dell’artista della serie Liminal – Metamorfosi, ritratti delle stesse ragazze e ragazzi ripresi a distanza di tempo, ormai usciti dalla pre-adolescenza.
I volti e i corpi osservati nello spazio esterno alla luce naturale del giorno, lasciano trapelare una diversa e più matura consapevolezza di giovani adulti, in cammino verso la propria identità.