Attraverso le Avanguardie. Giuseppe Niccoli / visione e coraggio di una Galleria


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È allestita all’APE Parma Museo, fino al 21 febbraio 2021, la mostra “Attraverso le Avanguardie. Giuseppe Niccoli / visione e coraggio di una Galleria”, organizzata da Fondazione Monteparma, con la collaborazione di Roberto e Marco Niccoli, figli del fondatore dell’omonima Galleria con sede a Parma e oggi alla guida della stessa.

Nell’ambito della programmazione artistica del suo nuovo centro culturale e museale, inaugurato nel 2018, la Fondazione ha scelto di ricordare la figura di Giuseppe Niccoli, la sua straordinaria attività di scoperta e valorizzazione di talenti e la storia della Galleria fondata negli anni ’70, che per la sua opera originale costituisce un unicum e ha saputo affermarsi a livello internazionale.

Piero Dorazio, Bello sguardo, 1964

La mostra, curata da Roberto e Marco Niccoli, presenta opere di artisti internazionali, come Afro, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Ettore Colla, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Conrad Marca-Relli, Fausto Melotti, Angelo Savelli, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano e molti altri, in rappresentanza delle correnti artistiche che la Galleria Niccoli ha seguito, esposto e sostenuto nel corso degli ultimi 50 anni, anticipando in molti casi le tendenze di mercato e svolgendo inoltre un’importante attività di riordino e riscoperta di artisti e movimenti dimenticati. In particolare, un posto di riguardo all’interno del percorso espositivo è riservato all’artista Conrad Marca-Relli, trasferitosi a Parma nel 1997, anno nel quale viene istituito presso la Galleria il suo archivio.

Il titolo dell’esposizione si rifà alla collana “Attraverso le avanguardie”, cardine dell’intensa attività editoriale portata avanti dalla Galleria Niccoli, che ha dato vita a cataloghi e volumi divenuti veri e propri manuali di storia dell’arte, cui la mostra riserva un ampio spazio. L’editoria è del resto il mondo dal quale Giuseppe Niccoli proviene: da agente editoriale della Rizzoli, apre quattro punti vendita a Trieste, Firenze, Pescara e Parma, scegliendo poi quest’ultima come propria città adottiva dove si stabilisce aprendo una libreria specializzata in volumi d’arte, che diviene pian piano anche spazio espositivo, fino a trasformarsi definitivamente in galleria d’arte nel 1980.

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