Il 2 giugno, dopo 86 giorni di chiusura per la pandemia da virus cinese Covid19 , nonostante le non poche difficoltà dettate dalla fase 3, la Peggy Guggenheim Collection (PGC) a Venezia ha deciso di riaprire le porte al pubblico. La PGC è uno dei più importanti musei di arte moderna al mondo con opere che rappresentano i maggiori movimenti artistici della prima metà del XX secolo, dai movimenti dell’avanguardia, al cubismo, all’astrazione europea nei suoi numerosi aspetti, al surrealismo sino all’espressionismo astratto americano. Non a caso la fondatrice, che da sempre ha considerato la sua preziosa raccolta di opere con un museo di arte moderna, ha dichiarato: «Mi sono sempre dedicata alla mia collezione. Una collezione significa un duro lavoro. Sono stata io a volerla e l’ho trasformata nel lavoro della mia vita» , Peggy Guggenheim in “Peggy Guggenheim and her friends”. Ora, dopo la riapertura post-covid 19, le conseguenti difficoltà economiche, stanno mettendo in serie difficoltà questo Museo con opere d’arte preziose e di un valore inestimabile, un vero e proprio “patrimonio dell’umanità”. Dall’8 luglio 2020, Karole P. B. Vail – Direttrice e nipote di Peggy Guggenheim, e lo Staff della Peggy Guggenheim Collection stanno sostenendo una straordinaria campagna di raccolta fondi “crowdfunding” per la PGC . Tutti insieme quindi, anche con un piccolo gesto, uniti per l’arte, la cultura e la bellezza, così come “ l’eredità culturale” di Peggy Guggenheim, che non possono e non devono scomparire,
«Per noi è la PGC (leggi pi, gi, si): un modo familiare di chiamare un luogo speciale che ora, dopo la chiusura forzata, ha bisogno del tuo aiuto per ripartire e scrivere insieme una nuova pagina della sua storia. Il Covid-19 ha modificato le nostre vite e ha cambiato anche la PGC perché l’emergenza sanitaria e le difficoltà economiche non solo hanno interrotto l’attività quotidiana, ma ci hanno obbligato a rivedere la programmazione dei mesi a venire. La lenta ripartenza – il museo ora è aperto soltanto il venerdì, il sabato e la domenica – supportata con entusiasmo dal lavoro di tutto lo staff impegnato a fare i guardasala, per risparmiare sul servizio di guardiania esterna, ci ha costretti a rivedere il nostro futuro, a cancellare attività già programmate e a contenere le spese che non riguardano la “sopravvivenza”. Tuttavia, noi vogliamo vivere, non sopravvivere. Vivere significa portare avanti la nostra missione: conservare e preservare l’eredità di Peggy Guggenheim educando al valore del processo artistico, quale strumento di crescita personale e di sviluppo del pensiero critico. Consideriamo l’arte un bene primario e in quanto tale riteniamo debba essere accessibile a tutti. Per te e per le generazioni future desideriamo quindi poter aprire il museo 6 giorni la settimana, continuare a garantire i progetti educativi, totalmente gratuiti, la programmazione delle mostre temporanee, la pubblicazione dei cataloghi. In altre parole, la vita del museo. Alla PGC crediamo nel potere trasformativo dell’arte e nella sua capacità di sollecitare e accompagnare il cambiamento. Per poterti assicurare una visita in totale tranquillità abbiamo contingentato e ridotto gli ingressi triplicando il numero delle posizioni di guardiania. La nostra decisione di fare i guardasala rende l’apertura economicamente sostenibile alleggerendo il budget messo a dura prova da 13 settimane di chiusura. 2 milioni di euro: a tanto ammontano i mancati guadagni della biglietteria e dei due Museum Shop, durante i mesi di tradizionale grande affluenza.
Per una fondazione no profit come The Solomon R. Guggenheim Foundation, di cui la PGC è la sede italiana, ciò significa assenza di risorse per realizzare i suoi programmi. Quello che veramente ci sta a cuore, oltre a pianificare un’apertura a lungo termine, è continuare a garantirti la varietà e la qualità delle nostre attività. …[….]… La nostra Fondazione si finanzia quasi integralmente grazie ai ricavi dei biglietti e dei due Museum Shop, non disponendo di fondi statali, abbiamo sempre trovato nel nostro Comitato Consultivo, negli Institutional Patrons, nel gruppo di Guggenheim Intrapresæ e nei nostri soci degli straordinari compagni di viaggio pronti a sostenerci. A tutti loro, ai quali va il nostro più sentito grazie, abbiamo chiesto di continuare a farlo e si stanno impegnando con passione e tenacia.
Ce la stiamo mettendo tutta. Non possiamo fare un passo indietro, vogliamo andare avanti insieme a te per assicurarti la qualità, la professionalità e l’integrità che hanno sempre contraddistinto la Peggy Guggenheim Collection.
Aiutaci ora sostenendo il museo con una donazione. Anche il più piccolo gesto è importante. Insieme per la PGC. Insieme per l’arte.
Grazie di cuore!», questo l’appello accorato di Karole P. B. Vail
e lo Staff della Peggy Guggenheim Collection.