Alla Pinacoteca Comunale, Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto (TV), fino all’8 dicembre è allestita la mostra “Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento”, un percorso suggestivo tra le Dolomiti che narra la fascinazione subita dagli artisti per la montagna tra Ottocento e Novecento.
La mostra è realizzata a cura di Giandomenico Romanelli e Franca Lugato. La scoperta (e la riscoperta) dei nostri luoghi ora più che mai è un invito a ripartire insieme dalla bellezza e dalla cura per il nostro patrimonio. La rassegna offre un percorso inedito tra queste montagne, come mostrano le prime scalate di alpinisti ed alpiniste, gli interessi della pittura, della pubblicistica, della cartografia, la costituzione dei primi club alpini, nonché volumi e studi ancora oggi poco noti.
Accanto alle tele di Ciardi, Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, la rassegna presenta anche curiosità e approfondimenti storico-sociali perlopiù inediti. Dal focus sulla trevigiana Irene Pigatti, tra le prime alpiniste donne delle Dolomiti, al ritratto di Giuseppe Mazzotti, instancabile promotore della qualità del turismo trevigiano e della scoperta della montagna, dai primi turisti (inglesi) delle Dolomiti con il libro The Dolomite Mountains al testo, vero e proprio viaggio tra le bellezze italiane, Il Bel Paese di Antonio Stoppani, fino ai preziosi taccuini illustrati dell’artista alpinista triestino Napoleone Cozzi. Non mancano i meravigliosi manifesti della Collezione Salce.
L’accattivante allestimento permetterà di far rivivere la passione e l’emozione delle straordinarie imprese alpinistiche e l’atmosfera del tempo.
John Ruskin così vedeva queste montagne: “grandi cattedrali della terra, con i loro cancelli di roccia, pavimenti di nuvole, cori di torrenti e pietre, altari di neve e volte di porpora attraversate da una seminagione di stelle”.