Presso i Musei San Domenico di Forlì, fino al
21 giugno è allestita la mostra “Ulisse. L’arte e il mito”,
promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa
dei Risparmi di Forlì, il cui tema affrontato è, appunto, quello indicato dal
titolo stesso che da tremila anni domina la cultura dell’area mediterranea ed è
oggi universale.
Mito che si è fatto storia e si è trasmutato in archetipo, idea, immagine. E
che oggi, come nei millenni trascorsi, trova declinazioni, visuali, tagli di
volta in volta diversi. Specchio delle ansie degli uomini e delle donne di ogni
tempo.
La vasta ombra di Ulisse si è spalmata sulla cultura d’Occidente. Dal Dante del
XXVI° dell’ Inferno allo Stanley Kubrick di “2001, Odissea nello spazio”, dal
capitano Acab di “Moby Dick” alla città degli Immortali di Borges, dal Tasso
della “Gerusalemme liberata” alla Ulissiade di Leopold Bloom l’eroe del libro
di Joyce che consuma il suo viaggio in un giorno, al Kafavis di “Ritorno ad
Itaca” là dove spiega che il senso del viaggio non è l’approdo ma è il viaggio
stesso, con i suoi incontri e le sue avventure.
Il contributo dell’arte è stato decisivo nel trasformare il mito,
nell’adattarlo, illustrarlo, interpretarlo continuamente in relazione al
proprio tempo. Un grande viaggio dell’arte, non solo nell’arte. Una grande
storia che gli artisti hanno raccontato in meravigliose opere.
La mostra racconta un itinerario attraverso
capolavori di ogni tempo: dall’antichità al Novecento, dal Medioevo al
Rinascimento, dal naturalismo al neo-classicismo, dal Romanticismo al
Simbolismo, fino alla Film art contemporanea.
Un percorso emozionante, a scandire una vicenda che ci appartiene, che nello specchio
di Ulisse mostra il nostro destino. Poiché Ulisse siamo noi, le nostre
inquietudini, le nostre sfide, la nostra voglia di rischiare, di conoscere, di
andare oltre. Muovendo alla scoperta di un “al di fuori” sconosciuto e
complesso che è dentro di noi.
Accompagna la mostra una pubblicazione di Silvana Editoriale.