Omaggio a Leonardo dalla Cina


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Sono trascorsi ormai più di 500 anni da quando Leonardo Da Vinci morì in Francia e questo grande maestro fu destinato ad essere un lume non solo per intere generazioni di artisti e scrittori, ma anche ispiratore di studiosi, di filosofi che spesero loro vita indagando la poliedrica e complessa personalità di questo genio del rinascimento italiano. Leonardo, conosciuto ovunque  nel mondo, non fuggì neanche alla lontana Cina, in cui altri artisti, in altri contesti storici lontani o vicini, si sono incrociati con il genio dell’artista toscano. Uno di questi artisti era anche Qi Bai shi, un classico della grande Cina, il quale, nella cultura cinese ha il peso artistico e l’importanza del nostro artista rinascimentale. Questo dettaglio, non è sfuggito al grande scultore contemporaneo cinese Wu Weishan, il quale ha approfondito tutt’e due queste personalità. Sia quello poliedrico e multiplo di Leonardo Da Vinci, così anche quello del artista cinese Qi Baishi. Lui si è poi ispirato da questi due geni dell’umanità, i quali furono prodotto di diversi tempi , di due diverse culture, i due popoli diversi, ma lo scultore contemporaneo cinese Wu, gli ha legati insieme, nella sua ormai conosciuta opera : “La Barca di Leonardo e Qi Baishi”. Facendo le sculture  dei due geni, legati con una barca, tutt’e due in bronzo, lo scultore cinese, ha legato loro non solo come due geni dell’arte ma anche come due figure ispiratrici. Quindi, la famosa “Via della Seta” assume ormai un significato più ampio, diventa “La via dell’arte” oppure meglio: “La via comune dell’arte!” Lo scultore cinese lo ha esposto questa opera nel Museo Nazionale dell’Arte a Pechino, e l’opera è un profondo riconoscimento dell’artista Wu per il genio toscano.

Milot, con l’artista cinese Weishan

Non basta questo. Lo scultore ormai noto italo albanese Milot, quando era per una visita in Cina, fu impressionato così tanto da questo profondo riconoscimento dello scultore cinese verso il genio di Leonardo, che cogliendo l’occasione del 50essimo anniversario dell’amicizia tra Italia e Cina, propose di esporre l’opera “La barca di Leonardo e Qi Baishi”, in Italia.

Quindi, nella cittadina che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci, a Vinci, dunque, il 17 gennaio di quest’anno, si inaugurerà anche questa opera bella  dello scultore cinese dedicata ai due geni universali. Un grande onore che gli si fa al genio toscano da un artista cinese con una respirazione internazionale, una mostra in cielo aperto, la quale fu possibile grazia all’intuito e la volontà dell’artista Milot. Wu Weishan, il quale è anche il direttore del Museo Nazionale dell’arte in Cina, sarà presenta nell’inaugurazione della sua opera a Vinci, inaugurando così nello stesso tempo anche il punto d’incontro dei due grandi maestri. Leonardo, il padre del rinascimento, italiano, e Qi Baishi, il padre della pittura moderna cinese. Sarà presente anche il gallerista Nicolo  Raugei ed il dottore Andrea Raugei. L’opera, la quale lo scultore cinese regalerà al comune di Vinci, rimarrà in questo collocamento per sempre. Lo scultore, ha colto l’occasione per chiamare la sua opera “Dialogo oltre il tempo e lo spazio: i maestri dell’arte italiana e e cinese.!” Sarà presente anche il mediatore, l’artista di origine albanese Milot, grazie al quale si fece possibile questa attività culturale tra due popoli amici: quella italiana e cinese.

Lo scambio culturale, come l’unica strada pacifica di dialogo internazionale, è stata espressa in una maniera eccellente ed esemplare ed anche attuata, grazie a questa iniziativa coraggiosa. Gli artisti, come ambasciatori dell’anima, mostrano così che anche grazie ai mezzi d’arte, e la cultura, si può migliorare il mondo per un futuro pacifico del pianeta. Wu Weishan, che ha ormai una reputazione internazionale come artista, insieme con Milot, diventano i nomi emblematici di questa singolare iniziativa oltreoceano.

Artur Spanjolli ,  Firenze 2020 

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