È allestita al Museo di Roma in Trastevere, fino al 15 marzo, la mostra di Stefano Cigada, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Servizi museali Zètema Progetto Cultura e curata da Jill Silverman von Coenegrachts. Con le sue foto, Cigada indaga il patrimonio statuario di alcuni grandi Musei, ma il suo lavoro si distingue dalla ricerca di altri fotografi contemporanei e pone l’accento su alcuni particolari delle statue antiche mettendone in risalto le parti danneggiate, ferite ancora vive che possono essere assimilate alla “carne viva”.
La combinazione dei due media, la scultura e la fotografia, caratterizza il lavoro concettuale di Cigada che nell’esaltare i frammenti di statue attraverso frammenti fotografici ci restituisce un’indagine raffinata e colta sull’ambivalenza e sull’incompletezza dell’esistenza stessa.
Il percorso espositivo suddiviso in tre ambienti presenta circa 20 immagini realizzate con sofisticate tecniche di stampa.
In ambito alla mostra è stato anche programmato un percorso didattico dedicato alle scuole.