Antonello Ghezzi. Via libera per volare


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Apertasi in occasione di ArteFiera e in ambito ad Art City di Bologna, la mostra “Via libera per volare” è visitabile in diverse sedi bolognesi fino al 1 marzo prossimo e raduna le opere del duo Nadia Antonello e Paolo Ghezzi (in arte Antonello Ghezzi).

Antonello Ghezzi, Via libera per volare

La mostra che, fin dal titolo, rende omaggio anche al centenario della nascita di Gianni Rodari, è promossa dal Festival per l’innovazione sociale Legati al Filo e dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere, ed è curata da Manuela Valentini e Olivia Spatola. Nella città sono sparsi semafori blu come immaginifiche postazioni di volo, satelliti del cuore della mostra di Palazzo Davia Bargellini dove il semaforo per sognare è in dialogo con la collezione permanente del museo e con l’opera del maestro post-concettuale Luigi Mainolfi “Per quelli che volano”.
Tra le postazioni di volo strategiche, non poteva mancare l’Aeroporto Guglielmo Marconi, poi Palazzo d’Accursio, cuore della vita economica e culturale cittadina, Palazzo Davia Bargellini, il Policlinico di Sant’Orsola grazie alla collaborazione con la Fondazione Policlinico Sant’Orsola, e la Casa delle Culture di Casalecchio sul Reno. L’allestimento nel museo di Strada Maggiore è inteso dagli artisti come un susseguirsi di indizi che piano piano svelano il segreto della loro essenza: specchi che mandano segnali, nuvole leggere sospese tra cornici antiche e ridondanti, luci blu come il colore del cielo.
Finché a palesarsi è l’intento auspicato dal semaforo di Gianni Rodari: “prestare” alle persone gli occhi per vedere i segnali che l’arte cerca di trasmetterci.
Chi crede nelle favole, non è ancorato all’asfalto della strada, ma è capace di volare con la fantasia. L’insegnamento di Rodari viene preso alla lettera dagli artisti. Il valore della fantasia, che il cielo rappresenta, e per loro forma di realtà.  
Il sogno rende la vita migliore e la capacità di volare è un privilegio che gli adulti spesso perdono e che gli artisti invitano a perseguire, aiutati dal loro lavoro, quale vettore per un oltre della mente e della fantasia.

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