Alle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani-Cicogna a Busto Arsizio (VA), fino al 5 gennaio 2020, è allestita una mostra personale dell’artista reggiano Marino Iotti, “Lo spazio, la memoria”, realizzata a cura di Bruno Bandini.
Sono esposte una trentina di opere di recente produzione: dipinti, alcuni dei quali di grandi dimensioni, e sculture con assemblaggi di legni policromi.
La pittura di Iotti si colloca nel campo dell’Informale italiano per quanto attiene al suo versante lirico. Egli interpella colore e segno senza intenzioni documentarie, svelando invece le loro valenze emotive e sentimentali. La tela è il suo diario quotidiano; su di essa una spinta interiore irrazionale guida la mano mentre l’occhio critico sorveglia pesi e armonie e attende che il quadro arrivi, come un prodigio, a maturazione.
Il curatore Bruno Bandini, nel testo critico in catalogo, scrive tra l’altro: “La sua è un’immagine che si costruisce attraverso un sapiente gioco “archeologico” che assembla porzioni di immagini precedenti. Come dire: non c’è niente di “informale” nel disagio della forma che agisce nelle sue opere. Niente a che vedere con l’“anti-design” cui accennava Giulio Carlo Argan all’inizio degli anni Sessanta. Lo spazio della “pagina bianca” è tutto da reinventare e quello che conta non sono i “dati”, le “cose”, la “vicenda”: quelle sono apparenze. Quello che conta è la funzione che si istituisce, le leggi che regolano il movimento, la “quantità di energia” che si immette nella battaglia con quello spazio da comporre e non solo da riempire”.
L’esposizione è realizzata con il patrocinio della Regione Lombardia.