Ezio Gribaudo. Itinerari: New York, Venezia, Torino


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La mostra delle opere di Ezio Gribaudo allestita a Palazzo Contarini del Bovolo di Venezia, fino al 15 dicembre prossimo e curata da Stefano Cecchetto, rientra nel programma delle celebrazioni del novantesimo compleanno dell’artista. Con queste opere, provenienti da: Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, Collezione Cardazzo di Venezia, Archivio Gribaudo di Torino, Arazzeria Scassa di Asti, si ripercorre un itinerario dell’artista che tocca tre tappe principali del suo lavoro, attraverso i luoghi che hanno caratterizzato il suo percorso professionale: Torino, Venezia, New York.
Torino, città natale dell’artista, è il luogo della sua formazione nella quale egli inizia la sua carriera di editore e di pittore, luogo d’incontri culturali e tuttora sede del suo studio.

Ezio Gribaudo, Omaggio a Peggy Guggenheim


A Venezia si ripercorrono le tappe della sua partecipazione alla Biennale del 1966 dove ottiene il premio per la grafica, il rapporto professionale con Peggy Guggenheim, le mostre con Carlo Cardazzo alla Galleria del Cavallino e l’esposizione alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro nel 1971.
New York rimane invece la testimonianza dell’amicizia dell’artista con Lucio Fontana, culminata in quel viaggio del 1961 dove i due si recano a presentare il libro: Devenir de Fontana, curato da Michel Tapié e realizzato dallo stesso Gribaudo in occasione della mostra di Lucio Fontana alla Martha Jackson Gallery di New York.
Sono qui esposti dipinti, documenti e fotografie che ripercorrono la sua carriera e le opere degli artisti che Gribaudo incontra in questo particolare periodo del suo percorso umano e professionale: Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Karel Appel.
Il percorso espositivo si snoda quindi in un arco temporale che parte dal 1961 e arriva alla fine degli anni ‘70 per raccontare la storia di un protagonista dell’arte moderna. Ezio Gribaudo rimane, nel panorama artistico del Novecento italiano, una figura anomala, un personaggio chiave che con le sue azioni provoca l’intreccio di un sistema che oggi possiamo ancora definire con una parola ormai abusata: sinergico. I suoi molteplici interessi nell’universo dell’arte: editore, collezionista, promotore culturale, artista e amico degli artisti, lo mettono in relazione con i differenti linguaggi del mestiere, per l’approfondita analisi di una ricerca varia ed elaborata del suo lavoro. Un racconto affascinante su alcuni protagonisti del mondo dell’arte del XX° secolo, per una storia ancora tutta da raccontare.

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