Wolfgang Laib: Without Time, Without Place, Without Body


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Firenze accoglie una mostra di Wolfgang Laib (Metzingen, Germania del Sud, 1950), fino al 26 gennaio 2020, dislocata in diverse sedi cittadineMuseo di San Marco (Polo Museale della Toscana), Cappella dei Magi (Palazzo Medici Riccardi), Cappella Rucellai (chiesa di San Pancrazio, Museo Marino Marini) e Cappella Pazzi (Complesso Monumentale di Santa Croce), in una relazione giocata tutta sulla sensibilità e sulle sottili percezioni tra il visibile dell’arte e l’invisibile dello spirito, che lega idealmente la magnificenza rinascimentale con la ricerca artistica contemporanea.

Wolfgang Laib, Without Beginning and Without End-1999, legno e cera d’api, courtesy l’artista

Le sue sculture, che posseggono un linguaggio minimale e astratto realizzate con materiali naturali come la cera d’api e il polline, compongono questa mostra curata da Sergio Risaliti e prodotta da Museo Novecento. L’esposizione è nata in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, Palazzo Medici Riccardi, Museo di San Marco, Polo museale della Toscana, Museo Marino Marini, Opera di Santa Croce, Fondo Edifici di Culto, Ministero dell’Interno.

All’interno della Cappella Pazzi della Complesso Monumentale di Santa Croce Laib espone “Without Beginning and Without End”, un’opera iconica, un grande Ziggurat realizzato in cera d’api, tra le forme simboliche utilizzate in molti dei suoi lavori. Il Museo di San Marco invece ha eccezionalmente acconsentito ad esporre, ma solo per tre giorni, due opere realizzate in polline all’interno della cella affrescata dal Beato Angelico con l’immagine del Noli me tangere e di quella universalmente conosciuta come la cella di Cosimo il Vecchio. Evento eccezionale nell’evento, è la prima volta infatti che un artista vivente installa, anche se solo per un brevissimo periodo, le proprie creazioni in un luogo di così alto valore artistico, culturale e spirituale. Le cappelle del Sacello Rucellai (chiesa di San Pancrazio, Museo Marino Marini) e la Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi, ospitano rispettivamente “Towers”, opera inedita realizzata in cera d’api e “Pollen from Hazelnut”, opera realizzata in polline posizionata all’interno della scarsella sopra l’altare. Il progetto ideato da Wolfgang Laib per Firenze coinvolge spazi di straordinario valore storico-artistico in un dialogo che coniuga l’arte, l’architettura, la storia, l’economia e la spiritualità della città. L’artista si conferma così un grande artista del nostro tempo, capace di legare la spiritualità e l’arte, l’antropologia e la teologia attraverso secoli di storia.

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