Fino al prossimo 20 novembre, alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma è
allestita la mosta dedicata all’artista finlandese Jonna Kina (Lappeenranta, Finlandia, 1984), “Objects and Sounds”, realizzata a cura di Manuela
Pacella, patrocinata dall’Ambasciata di Finlandia a Roma e resa possibile
grazie al Project Grant 2019 di Frame Contemporary Art Finland con il sostegno
di SKR (Finnish Cultural Foundation) e Arts Promotion Centre Finland (Taike).
Il lavoro di Jonna Kina è caratterizzato da installazioni multimediali che
uniscono immagine fotografica e filmica insieme a un forte interesse per
l’aspetto sonoro.
Nucleo principale della
mostra è “Arr. for a Scene”, corto girato in 35 mm, i cui protagonisti fanno
parte di una categoria artistica che oramai da un secolo agisce di nascosto,
per rendere il più veritiera possibile la nostra percezione della realtà
cinematografica, ossia i rumoristi, in inglese Foley artists, in omaggio allo
statunitense Jack Foley, pioniere degli effetti sonori nel cinema.
Gli oggetti usati dai rumoristi, spesso assurdi e del tutto lontani dal rumore
che riproducono (ad esempio dei palloncini gonfiati possono eseguire il tubare
dei piccioni), sono oggetto di una serie di fotografie di Kina, datate al 2013,
“Foley Objects”, di cui una selezione è presente in mostra.
Questi oggetti, ritratti tutti allo stesso modo, con una luce omogenea e su
fondo bianco, sono abbinati a brevi didascalie che, in una sovversione di
linguaggio moderna, rimandano al loro rumore che, nel silenzio di quel ritratto
fotografico, scuote in noi non solo sorpresa e sorriso, ma un suono immaginato
e riprodotto nella nostra mente.
Il suono, invece reale in “Arr. for a Scene”, è dapprima distratto
dall’osservazione dei due rumoristi che lo eseguono utilizzando strani e
rocamboleschi utensili. La coppia osserva in avanti, verso lo spettatore, ma lo
sguardo è rivolto oltre, perché stanno meticolosamente riproducendo in diretta
i suoni del film che gli è stato commissionato e che idealmente è di fronte a
loro.
E che il suono sia il protagonista indiscusso della mostra lo si evince anche
dal trittico “Score of Arr. for a Scene” (2017) in cui Kina, con l’aiuto del
compositore Lauri Supponen, ha dato forma visiva su carta a quegli stessi
rumori creati dai protagonisti del film.
Nel corso della mostra sono
previste attività didattiche che si svolgeranno in collaborazione con RUFA,
Rome University of Fine Arts.