Da questo inizio d’autunno e fino al 19 gennaio 2020, Palazzo Reale di Milano ospita la mostra antologica che racconta l’evoluzione artistica di Giorgio de Chirico, il Pictor Optimus (Volos, 1888 – Roma, 1978), realizzata a cura di Luca Massimo Barbero, il quale ha voluto proporre un taglio originale e approfondire gli anni ‘20 fino ai Bagni Misteriosi degli anni ’30.
La mostra, composta da un centinaio di capolavori, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Suddivisa in otto sale, l’esposizione procede per temi pensati secondo accostamenti inediti e confronti originali come in una catena di reazioni visive, offrendo la chiave d’accesso a una pittura ermetica che affonda le sue radici nella Grecia dell’infanzia, matura nella Parigi delle avanguardie, dà vita alla Metafisica che strega i surrealisti e conquista Andy Warhol e, infine, getta scompiglio con le sue irriverenti quanto ironiche rivisitazioni del Barocco.
Le opere esposte provengono da importanti musei internazionali tra i quali la Tate Modern di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il Centre Pompidou e il Musée d’Art Moderne de la Ville di Parigi, la Galleria Nazionale (GNAM) di Roma, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, The Menil Collection di Houston e il MAC USP di San Paolo in Brasile. Numerose sono anche le istituzioni milanesi: il Museo del Novecento, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Pinacoteca di Brera e Villa Necchi Campiglio.
Radicale e ironico, dalle mitizzate Piazze d’Italia ai tour de force di pittura dei gladiatori fantastici, passando per le performance provocatorie dipinte in costume di teatro barocco, la mostra de Chirico è l’occasione per scoprire la straordinaria originalità di colui che gettò le basi del Surrealismo e sconvolse la storia della pittura con l’invenzione della Metafisica.