Da Banksy a Blu, in mostra al Teatro Colosseo di Torino fino al 29 settembre, assieme ai quali espongono altri esponenti della Street Art, come Ericailcane, Phase2, Delta2, KayOne, Nevercrew, Aito Kitazaki, Beneine, Eron, Rusty, Zedz, nomi che hanno contribuito a rendere le città di tutto il mondo straordinari musei all’aperto e a veicolare attraverso le loro opere messaggi di resistenza culturale, ecologia e umanità.
Si tratta di un interessante viaggio dal Writing alla Street Art, attraverso circa 100 opere di alcuni dei più importanti esponenti del settore.
Per quanto riguarda Blu, artista marchigiano, egli
è il protagonista di una esposizione particolare che, in maniera poco
convenzionale, dalla strada entra in teatro, luogo che è apparentemente
inconsueto per attività espositive.
Ma, a Torino succede, perché qui esiste un teatro che da qualche anno
ha trasformato in palcoscenico anche i suoi muri esterni. Sotto le luci dei
riflettori, infatti, non solo le assi della grande sala del Teatro
Colosseo ma anche le pareti del caratteristico edificio dai balconi
rotondi nel quartiere San Salvario: i muri esterni fra Via Madama Cristina e
Via Bidone si sono via via popolati di grandi opere di Street Art, dalla
mappa trasfigurata del quartiere realizzata da ZEDZ ai due orsi – uno
polare e uno bruno – di Nevercrew e Bordalo II, dal portale tridimensionale di
Peeta agli ultimi arrivati di Nemo’s e Aito Kitazaki.
E proprio qui, i due protagonisti indiscussi di fama mondiale
come Blu (italiano e quasi certamente di Senigallia)
e Banksy (inglese di Bristol), espongono accomunati dal mistero che
avvolge la loro identità e dall’incisività dei loro messaggi che toccano
sovente tematiche politiche e sociali.