Una grande mostra monografica di David LaChapelle, uno dei più noti fotografi e registi contemporanei a livello mondiale, è allestita, fino al 6 gennaio 2020, alla Reggia di Venaria (TO), presso la Citroniera delle Scuderie Juvarriane.
La mostra presenta i lavori più iconici che hanno contribuito a farlo diventare uno degli artisti più influenti al mondo. Nella piena consapevolezza dell’artificio creativo, LaChapelle si distingue per la capacità di narrarsi e raccontarsi attraverso la fotografia e in relazione con le manifestazioni più significative della civiltà occidentale, dal Rinascimento al contemporaneo ed oltre.
Sono qui esposte 70 opere di grandi e grandissimi formati, le più significative dei vari periodi della carriera dell’artista, come “Rape of Africa” (2009), “Showtime at the Apocalypse” (2013), ma anche le vivaci ed elettrizzanti serie “Land Scape” (2013) e “Gas” (2013), progetti di nature morte in cui LaChapelle riunisce oggetti trovati per creare raffinerie di petrolio e le loro stazioni di servizio interconnesse e poi presentarle come reliquie in una terra bonificata dalla natura. Al centro del percorso espositivo si trova “Deluge” (2007), in cui LaChapelle rende contemporaneo l’affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina, “Awakened” (2007), “Seismic Shift” (2012), che rivelano scene legate alla divinità nel mondo moderno.
In questa mostra sono esposte per la prima volta alcune opere inedite della nuova serie di LaChapelle “New World” (2017-2019) che rappresenta lo stupore dell’artista per il sublime e la ricerca della spiritualità in scene di utopia tropicale.
La mostra è curata da Denis Curti e Reiner Opoku, con il progetto allestitivo di Giovanni Tironi, ed è organizzata da Civita Mostre e Musei con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, in collaborazione con Lavazza.