Pier Toffoletti, che espone per la prima volta a Napoli, realizza una mostra personale, a cura di Marina Guida, presso il PAN, Palazzo delle Arti Napoli, Palazzo Roccella, fino al 1 luglio, concepita appositamente per questa occasione espositiva, dal titolo “Fearless”.
Il progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura e al
Turismo del Comune di Napoli è realizzato in collaborazione con l’Associazione
Culturale C.R.A, Centro Raccolta Arte di San Miniato
(PI) e la Casa d’Arte San Lorenzo di Pisa, e si compone di nove tele di grandi
dimensioni, nove storie di donne straordinarie, racchiuse in un titolo
emblematico “Fearless”, ossia senza paura, contraddistinto da un forte
messaggio sociale.
Pier Toffoletti (1957) si muove tra pittura figurativa e informale donando alle
sue opere, dinamismo ed espressività, declinate con pennellate potenti, che
conservano il vigore del gesto e la sapienza nell’uso del colore, a tratti,
steso puro sulla superficie della tela.
L’artista udinese, con questo progetto rende omaggio a 9 donne impavide, alcune
arrivate sotto i riflettori della cronaca più recente per le loro “gesta”
virtuose ed eroiche e altre meno conosciute, ma non meno meritevoli, tutte
accomunate dall’aver sfidato pregiudizi, superato i propri limiti mentali e
fisici e dall’aver combattuto la discriminazione sociale e
l’emarginazione.
Nelle opere che compongono il percorso espositivo, il volto e gli occhi di
queste donne sono protagonisti e raccontano della grande forza, racchiusa nella
vita di ciascuna. In queste sale ci si trova di fronte ad una teoria di storie
straordinarie, tra le quali la nigeriana Balkissa Chaibou che si è opposta a un
matrimonio combinato all’età di 12 anni, pratica molto diffusa nelle zone più
povere del mondo, e che oggi studia per diventare medico; l’afgana Negin
Khpalwak, prima donna direttrice d’orchestra in un paese in cui il regime
talebano vieta di suonare qualsiasi strumento, che sta portando la sua Zhora
Orchestra in tutto il mondo; Tess Asplund, svedese di origini africane che nel
2016 ha marciato da sola e silenziosamente con il pugno chiuso alzato ad un
raduno di estrema destra in Svezia, per dire no all’intolleranza e alla
violenza; la nuotatrice siriana Yusra Mardini che, dopo lo scoppio della guerra
civile, imbarcata su un gommone verso la Grecia, ha trainato a nuoto il natante
che rischiava di affondare, fino a riva e oggi si sta allenando a Berlino per i
mondiali 2020; la quindicenne svedese Greta Thunberg paladina della battaglia
contro il riscaldamento globale; la scacchista ucraina Anna Muzychuk,
campionessa mondiale in carica che, nel 2017, ha boicottato i Mondiali in
Arabia Saudita per non dover indossare l’abayae non sentirsi così una persona
di serie B; insieme altre protagoniste di nazionalità italiana da scoprire in
mostra.
In questo progetto, l’artista seleziona attentamente le sue personali Muse
straordinarie, sia nel senso che sono fuori dal comune, dall’ordinario, sia
perché sono esempi di eccezionale coraggio e forza. La mostra è corredata da un
catalogo edito da Casa d’Arte San Miniato di Pisa, con un testo critico di
Marina Guida.