È esposta a Venezia, al Museo internazionale di Ca’ Pesaro fino al 22 settembre prossimo, la prima e ampia retrospettiva italiana dedicata ad Arshile Gorky (Lago Van, Anatolia Ottomana, attuale Turchia, 1904 – Sherman, Connecticut, Stati Uniti, 1948), artista chiave dell’arte americana del XX secolo, tra i principali protagonisti nello sviluppo del movimento dell’Espressionismo Astratto.
La mostra
è realizzata a cura di Gabriella Belli e Edith Devaney, con la collaborazione
di The Arshile Gorky Foundation e
presenta 80 opere con le quali si
prende in considerazione le tappe della straordinaria carriera di Arshile Gorky
dai primi lavori degli anni Venti, in cui il suo approccio alla pittura è
fortemente connotato dal rapporto con le composizioni di Cézanne, passando per
i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti
moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in
una potente e singolarissima visione.
Le opere provengono da prestigiose collezioni
internazionali sia istituzionali che private: tra queste la Tate di Londra, la
National Gallery of Art di Washington DC, il Whitney Museum of American Art di
New York, l’Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, il Centre Pompidou di Parigi,
l’Israel Museum di Gerusalemme. Una rassegna che nella sezione finale
mostra con quale forza l’energia pittorica e l’immaginazione di Gorky si
uniscano ad un rinnovato incontro con la natura, nei paesaggi della Virginia e
del Connecticut, durante le estati del 1942-45. Una selezione di questi
capolavori maturi, con la loro gamma di surreale, di astratto, di figurativo,
rivela un artista al culmine del suo straordinario potere creativo. La qualità
inimitabile delle ultime opere fu riconosciuta dal poeta surrealista André
Breton che, nella prefazione al catalogo di una mostra di Gorky del 1945, la
descrisse come un “ibrido”, riconoscendo la complessità con cui Gorky evocava
il mondo naturale, unendolo a una moltitudine di memorie personali e influenze
diverse. Accanto ai dipinti, la mostra include una selezione di lavori su carta
che dimostrano la mano incredibile dell’artista.