Ann Ray. Les inachevés


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A Venezia, fino al 2 giugno a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna e fino al 24 novembre all’Isola di San Servolo, sono esposte le fotografie dell’artista visiva parigina Ann Ray. A Ca’ Pesaro la mostra si intitola “Blind Faith” (fiducia cieca) ed è prodotta da Gaby Wagner in collaborazione con Art Cinema, che documenta la collaborazione creativa della fotografa e film-maker francese con diverse star e protagonisti del mondo dell’arte, sviluppatasi nell’arco degli ultimi quattordici anni. All’Isola di San Servolo, invece, la fotografa è tra i maestri della seconda edizione di Venezia Photo, festival internazionale di fotografia. L’Isola ospita una selezione di 7 foto in grande formato tratte da “Les inachevés”, il progetto che Ray ha presentato nel 2018 al Festival della fotografia di Arles e che raccoglie i ritratti in bianco e nero, materiale straordinario che testimonia il rapporto personale e artistico della fotografa con Lee Alexander McQueen, il quale le concesse un accesso privilegiato alle sue sfilate. 

Ann Ray, Les inachevés


Artista interessata all’uso della fotografia, del cinema e della scrittura nelle sue opere, Ann Ray indirizza il suo lavoro verso l’esplorazione delle potenzialità della fotografia analogica, e in più occasioni si è distinta per le profonde collaborazioni con altri artisti. In “Blind Faith” i volti ritratti dall’obiettivo di Ann Ray sono quelli di attori, ballerini, compositori, coreografi, stilisti tra cui Willem Dafoe, Lee Alexander McQueen e Michail Baryshnicov, invitati dalla stessa Ray a posare con gli occhi chiusi, nell’atto intenso di comunicare una verità silenziosa che non si avvalga della facoltà della vista. Il tentativo dell’artista diventa quello di suggerire attraverso queste immagini contemplative un’intuizione dell’astratto, dell’invisibile e del non detto, per approdare a una più profonda comprensione della natura umana. 
Ann Ray ha iniziato il suo lavoro fotografico alla fine degli anni ’90. Ha vissuto prima a Tokyo e poi a Londra, dove ha conseguito un master in fotografia alla Central Saint Martins. Nel 1997, inizia a produrre ritratti per il Times ed entra in un rapporto personale e artistico con Lee Alexander McQueen, che le consente un accesso privilegiato e la creazione di una rara collezione, circa 35.000 fotografie analogiche. Ha lavorato per 15 anni per l’Opera di Parigi e per 10 anni per il Metropolitan Opera di New York. 
Le opere di Ann Ray combinano collaborazioni privilegiate con artisti visionari e progetti artistici, spesso multidisciplinari (immagini, parole, film, collage).

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