Al Museo d’Arte Contemporanea di Caserta è allestita, fino al 2 maggio, la mostra “Fantasmi senza corone”, di Sasha Vinci, la cui ricerca artistica si concentra sulle problematiche politico-culturali che affliggono la realtà contemporanea, indagando le luci e le ombre che la caratterizzano.
La mostra è realizzata a cura di Gerardo Giurin ed è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta, in collaborazione con la galleria aA29 Project Room.
Con occhio curioso l’artista esamina gli andamenti sociali,
le azioni nel mondo della politica, le notizie di cronaca e i “Fantasmi” sono uomini e donne che vivono uno schiacciamento su un
presente immutabile. L’artista crede che bisogni ritornare ad essere elementi
attivi e vigili all’interno della società, per generare una nuova
consapevolezza capace di far “rifiorire” le prospettive future.
La mostra presenta una serie di opere inedite: disegni, sculture, sound design,
fotografie e performance che compongono un’unica situazione d’opera.
Il progetto si completa con una serie di disegni inediti in cui l’artista
analizza fatti e avvenimenti del mondo mediante la consultazione di materiale
fotografico, oppure tratto dal web o da riviste, acquisendo forme e figure che
si prestano ad un processo personale di rielaborazione.
Attraverso la semplicità del segno e la fluidità del colore, le opere diventano
un’autentica documentazione di storie sociali e della vita in cui l’artista è
coinvolto. Le immagini create rimangono sospese e si aprono a molteplici
interpretazioni, si accordano in armonia sul foglio, diventando specchio delle
epoche che attraversiamo. Carichi di simbolismo, le opere su carta percorrono
temi non ancora superati, dal sessismo all’omofobia, dal razzismo al rapporto
dell’uomo con l’“altro”, nel tentativo di creare uno sguardo differente e
possibile.
Il percorso espositivo si conclude con la proiezione dei video “Mutabis”, “La
Terra dei Fiori” e “La Repubblica delle Meraviglie”, che compongono la “La
trilogia del possibile”, un progetto realizzato in collaborazione con l’artista
Maria Grazia Galesi. Caserta e in particolare la Reggia sono stati i luoghi che
hanno accolto la seconda parte della trilogia, pertanto la restituzione video
diventa un omaggio alla città.