La mostra “Fantasy” dedicata a Giuseppe Veneziano è ospitata a Palazzo Belmonte Riso di Palermo fino al 5 maggio, realizzata a cura di Aurelio Pes e voluta dall’Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, dal Direttore Generale Sergio Alessandro, dalla Direttrice del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, Valeria Patrizia Li Vigni.
Si tratta di un nuovo importante appuntamento per Veneziano, dopo il successo delle mostre di Massa al Palazzo Ducale e di Seravezza a Palazzo Mediceo, l’artista, in occasione della personale palermitana, presenta al pubblico quaranta lavori, fra opere pittoriche e scultoree, più un’opera inedita, dedicata alla Città di Palermo.
Veneziano, utilizza la pittura, evitando una denuncia ormai usurata, a vantaggio di un’analisi e una riflessione profonda sul vivere sociale. I suoi personaggi entrano a far parte di una composizione pittorica e scultorea, dove classicità e pop art si fondono dialogando con un linguaggio fatto di simboli e citazioni. Le opere si presentano come un libro da leggere, da interpretare, da capire, il messaggio è complesso ed è presente ovunque nella minuziosa rappresentazione dei dettagli.
Gesti e personaggi appartenenti alla sfera della memoria collettiva vengono dall’artista reinterpretati cercando di eludere qualsiasi banalità.
Il curatore precisa: “Il mondo di Veneziano è quello di chi ha saputo andare, come Alice, oltre lo specchio per affermare, ebbro di libertà”.
Mentre Valeria Patrizia Li Vigni aggiunge: “Giuseppe Veneziano è considerato uno degli esponenti di maggior rilievo della New Pop italiana ed è tra i più importanti della sua generazione, l’artista di Riesi si è affermato con la caparbia volontà nel descrivendo “l’Illeggibile” proiettandosi oltre le cose reali con voli pindarici, cogliendo il senso profondo delle cose, …
Il mondo dell’infanzia, è l’elemento trainante per argomentare sulle verità nascoste e taciute.
Artista contestato per le sue satire ha raccolto numerosi successi in Italia e all’estero.
Il curatore ha previsto un allestimento basato sul variare dei sette colori dell’arcobaleno scandito dalle musiche di Leopold Stokowski per il film Fantasy di Walt Disney, in una mostra che attraverso l’arte, la musica e la scenografia cattura l’attenzione di un visitatore esigente.”
E così, come ci scrive Pes il bal masqué troverà la sua rappresentazione sonora.