A Palazzo Reale di Milano, fino al 2 giugno prossimo, è allestita la mostra “Antonello Da Messina: dentro la pittura”, realizzata a cura di Giovanni Carlo Federico Villa, che ha l’intento di indagare l’arte di Antonello da Messina con uno sguardo analitico, preciso, capace di mettere a fuoco ogni singolo tratto della sua tecnica senza eguali. Per raggiungere lo scopo, accanto alle opere di Antonello, vengono esposti i taccuini di Giovan Battista Cavalcaselle, critico che per primo ricostruì il catalogo dell’artista siciliano.
Di Antonello da Messina (1430-1479), al pari di altri grandi artisti, restano purtroppo poche opere, scampate a tragici avvenimenti naturali come alluvioni, terremoti, maremoti e all’incuria e ignoranza degli uomini; quelle rimaste sono disperse in varie raccolte e musei fra Tirreno e Adriatico, oltre la Manica, al di là dell’Atlantico; molte hanno subito in più occasioni pesanti restauri che hanno alterato per sempre la stesura originaria, altre sono arrivate sino a noi miracolosamente intatte.
Sono esposte in questa mostra 19 opere del maestro, su 35 che ne conta la sua autografia, tra cui i capolavori provenienti da Palazzo Abatellis di Palermo: “Annunciata e i tre Santi” (Sant’Agostino, San Girolamo e San Gregorio Magno, forse appartenenti al Polittico dei Dottori della Chiesa) e la tempera su tavola “Cristo in pietà” (recto) e “Madonna con il Bambino e Santo Francescano” in adorazione (verso) dal Museo Regionale Interdisciplinare di Messina.
Alla realizzazione della mostra, nata dagli accordi tra la Regione Siciliana e il Comune di Milano-Cultura con la produzione di Palazzo Reale e MondoMostre Skira, hanno collaborato con prestiti importanti musei italiani (come gli Uffizi, la Pinacoteca Malaspina di Pavia, il Collegio degli Alberoni di Piacenza, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Correr di Venezia, il Museo Civico d’Arte Antica, palazzo Madama, di Torino, l’Accademia Carrara di Bergamo) ed internazionali (la National Gallery di Londra, il Museo nazionale Brukenthal di Sibiu in Romania, il Philadelphia Museum of Art, la National Gallery di Washington, il Museo Statale di Berlino).
La mostra vanta una guida d’eccezione: Giovan Battista Cavalcaselle. È il grande storico dell’arte, attraverso i suoi taccuini e disegni, a condurre il visitatore alla scoperta di Antonello da Messina. Grazie alla straordinaria collaborazione attivata negli anni con la Biblioteca Marciana di Venezia sono presentati in mostra 28 fogli, dei quali alcuni su doppia pagina, e taccuini di Giovan Battista Cavalcaselle con la sua amorevole ricostruzione del primo catalogo di Antonello.