Al CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, fino al 6 gennaio prossimo è esposta la doppia mostra personale “Lindsay Kemp / Claudio Barontini. Disegni e fotografie”, promossa dal Comune della Spezia, prodotta dallo stesso CAMeC e realizzata con il contributo di: Coop Liguria, Cora’s, enel.
La mostra mette in dialogo una serie di ritratti fotografici del coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico Lindsay Kemp realizzati da Claudio Barontini con un cospicuo ciclo di disegni eseguiti da Kemp stesso.
Questa mostra intende rappresentare la concretizzazione di un progetto in cantiere da mesi, nato dalla conoscenza fra Kemp e Barontini e concepito col fine di omaggiare gli ottant’anni dell’artista britannico.
Lindsay Kemp è maestro e mentore del teatro/danza e del mimo, autore e interprete ineguagliabile di spettacoli replicati in tutto il mondo, genio garbato e irriverente, sconfina con naturalezza attraversando tutti i territori della creatività (e incontrandovi fra gli altri David Bowie che fu suo allievo e che Kemp trasformò in Ziggy Stardust, Federico Fellini, Rudolf Nureyev, Mick Jagger, Kate Bush…) fino a quello dell’arte visiva, che coltiva fin dall’infanzia. I suoi personaggi ritratti sulla carta con un segno veloce, abbreviato, sicuro sono perlopiù marinai, prostitute, clown, toreri, ballerine… Eroi personali, archetipi realizzati in pochi attimi con pochi accenni cromatici e accomunati da quel brivido di precarietà che li rende simili all’artista.
Livornese per nascita e formazione, Claudio Barontini affianca alla sua professione di fotoreporter di grande esperienza una dimensione più eminentemente creativa, che lo colloca fra i massimi e originali interpreti del ritratto fotografico, realizzato esclusivamente in bianco e nero. Numerosissimi i personaggi di spicco, in vari ambiti, da lui ritratti con straordinaria intensità come, per esempio, Carlo d’Inghilterra, Robert De Niro, Vittorio Gassman, Sofia Loren, Patti Smith, Liv Ulmann, Vivienne Westwood, Franco Zeffirelli e lo scultore Pietro Cascella.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Bandecchi & Vivaldi e contiene un testo critico di Vittorio Sgarbi.