Per celebrare il centesimo anniversario della nascita di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Fondazione Mimmo Rotella e il Mimmo Rotella Institute di Milano hanno ideato e realizzato tre mostre che si sono tenute nel corso dell’anno nelle tre città italiane. Quella di Roma, “Mimmo Rotella Manifesto”, aperta fino al 10 febbraio 2019 e realizzata a cura di Germano Celant con Antonella Soldaini, si propone come la più completa ricognizione scientifica sulla produzione del Maestro.
Le opere ospitate nel Salone Centrale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ruotano intorno al tema del manifesto, topos del linguaggio di Rotella e permettono l’immersione nel suo immaginario, ricomponendolo attraverso una selezione temporale e iconica di opere e documenti messi in relazione tra loro.
Si ripercorrono, così, gli snodi cruciali della sua ricerca: dagli iniziali esperimenti con la pittura astratta negli anni Quaranta a Roma per giungere, negli anni Cinquanta, all’invenzione dei décollages e dei retro d’affiches in cui prevale l’aspetto materico. Indagando i successivi rapporti che l’artista intreccia con il Nouveau Réalisme, la Pop Art e la Mec-Art, tra Roma, Parigi, New York e Milano, il percorso espositivo si dipanerà lungo le tecniche sperimentate durante la sua carriera, dai riporti fotografici e gli artypos, dai blanks alle sovrapitture fino ai décollages di grande formato.
La lettura delle oltre centosessanta opere è contestualizzata grazie a un’ampia selezione di documenti provenienti dall’Archivio Rotella: articoli di giornale, fotografie, lettere e strumenti di lavoro in gran parte inediti che daranno ulteriormente al pubblico la possibilità di approfondire anche l’aspetto umano dell’artista.
Le due sale laterali completano l’esposizione: da una parte i Replicanti, una serie di dieci lavori scultorei realizzati nel 1990; dall’altra una selezione di video e materiali sonori, testimonianze dell’attività poetico-performativa che impegna Rotella dal 1949, quando redige il Manifesto dell’Epistaltismo.
Ad accompagnare la mostra Silvana Editoriale ha pubblicato un dettagliato catalogo, includendo contribuiti inediti di studiosi nazionali e internazionali.