Fino al 20 gennaio 2019, il Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano (Roma), ospita la mostra “Je suis l’autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il Primitivismo nella scultura del Novecento”, promossa dallo Museo Nazionale Romano in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano.
La mostra, composta da 80 opere tra sculture di grandi maestri del Novecento e capolavori di arte etnica, è curata da Francesco Paolo Campione e Maria Grazia Messina ed è concepita come un viaggio all’interno di aree tematiche, che corrispondono ai principali caratteri dell’esplorazione interiore che accomunò gli artisti del Novecento all’arte delle culture da cui presero spunto.
Il percorso ricorda un viaggio che si compie nella visita, muovendosi attraverso diverse aree tematiche che ripercorrono le stesse tappe di ricerca svolta dagli artisti novecenteschi nel loro approccio alle opere di altre culture ed è suddiviso in cinque sezioni: L’infanzia dell’essere: sulla concezione della scultura come atto creativo più ancestrale; La visione e il sogno: sull’esplorazione di aree cognitive legate all’inconscio; Il mondo magico: sul rapporto fra medium, mito e tecnica; Amore e morte: sulla dicotomia riguardante le aree concettuali della creazione e della distruzione; Il visibile e l’invisibile: sulle ricerche inerenti le aree dell’ambiguo e dell’ignoto.
Gli artisti in mostra sono: Karel Appel, Hans Arp, Kenneth Armitage, Georges Braque, Serge Brignoni, Agustín Cárdenas, Lynn Chadwick, André Derain, Jean Dubuffet, Sonja Ferlov Mancoba, Alberto Giacometti, Julio González, Henry Heerup, Ludwig Ernst Kirchner, Yves Klein, Jacques Lipchitz, Man Ray, André Masson, Joan Miró, Louise Nevelson, Isamu Noguchi, Pablo Picasso, Germaine Richier, Salvatore Scarpitta, Fritz Wotruba, Enrico Baj, Mirko Basaldella, Adriana Bisi Fabbri, Alik Cavaliere, Pietro Consagra, Roberto Crippa, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Marino Marini, Luciano Minguzzi, Costantino Nivola, Arnaldo Pomodoro, Regina (Cassolo Bracchi), Raffaello A. Salimbeni, Gaston Chaïssac, Francesco Toris.
La mostra è corredata da un catalogo edito per l’occasione da Electa che contiene numerosi saggi e un’antologia sulle “arti primitive” viste dagli artisti e dagli intellettuali del Novecento, offrendo un’ampia e documentata visione multifocale dei significati e dei valori delle opere in mostra e, più in generale, del tema del Primitivismo nell’arte del XX secolo.